Incollati su quelli originali, dei codici finti stanno apparendo in tutta Europa. Scopo dei truffatori: ottenere i dati bancari
GINEVRA - Sono ovunque. A terra, sulle fatture, in cassa. I codici Qr, divenuti comodissimi per effettuare pagamenti rapidi e con lo smartphone, sono ormai divenuti una normalità. Peccato che sembrerebbe che dei truffatori starebbero cercando di approfittarsi di utenti poco attenti al fine di ottenere i loro dati bancari.
Stando a Rts Info, da alcuni mesi in Europa e negli Stati Uniti sono in aumento i casi di truffa attraverso i codici criptati che si trovano sulla via pubblica e in particolare sui parchimetri. Come? Il trucco è quello di incollare dei qr finti su quelli originali che ridirigono in questo modo l'utente verso un portale di pagamento fasullo che dà quindi così accesso ai truffatori a dati bancari e/o personali.
Al momento in Svizzera non è noto se questa pratica sia già stata attuata, ma come spiega al portale di notizie romando Damien Zuber, direttore della Fondation des parkings di Ginevra, ci sono già degli agenti che quando effettuano i controlli di routine nei parcheggi, verificano anche che i codici qr disponibili per il pagamento siano in regola.
Ma ricorda: vale sempre la pena avere qualche accorgimento. È sempre meglio verificare di star scannerizzando il codice qr originale e che su questi non sia stato incollato un adesivo. Bisogna inoltre verificare che il sito su cui si viene reindirizzati corrisponda a quello del parcheggio. In questo caso basta controllare l'indirizzo web per non avere dubbi.