Il partito intanto è già al lavoro per individuare possibili successori.
BERNA - È con «grande rammarico che l'UDC accoglie la decisione del presidente Marco Chiesa di lasciare la testa del partito alla fine del suo mandato, il prossimo marzo. Lo schieramento ringrazia il "senatore" ticinese per i grandi risultati ottenuti da quando è entrato in carica nell'agosto del 2020». Queste le prime parole contenute in un comunicato del partito.
Chiesa ha annunciato in un'intervista pubblicata oggi dai giornali dell'editore CH Media e dal Corriere del Ticino la sua volontà di non ricandidarsi. «Sotto la presidenza del consigliere agli Stati, l'UDC ha messo a segno il terzo miglior risultato elettorale della sua storia e ha conquistato ulteriori seggi, in particolare in Romandia e in Ticino», scrivono in una nota i democentristi.
La forte presenza di Chiesa fra la base del partito «ha aiutato molto l'UDC soprattutto nella parte francofona del Paese», prosegue il comunicato. Una commissione è ora già al lavoro per individuare possibili successori: gli interessati hanno tempo fino al 19 gennaio per dichiararsi disponibili. I delegati eleggeranno poi il nuovo presidente durante l'assemblea del 23 marzo.