In base a un sondaggio la maggioranza della popolazione sostiene l'iniziativa "Per una limitazione dei fuochi d'artificio".
BERNA - Più di tre quarti della popolazione svizzera sostiene l'iniziativa presentata in autunno per limitare l'uso dei fuochi d'artificio da parte dei privati.
Secondo un sondaggio rappresentativo, i motivi principali sono il benessere degli animali e l'inquinamento atmosferico. E così ecco che tale idea gode di un forte sostegno da parte della popolazione. Ben il 76% degli intervistati è favorevole all'iniziativa e il 24% è contrario. La maggior parte dei partecipanti ha preso una posizione chiara. Solo l'undici percento ha scelto l'opzione "piuttosto sì" o "piuttosto no".
In base a tale rilevazione, commissionata dal portale di notizie Watson e pubblicato oggi, la maggioranza degli elettori verdi si è espressa a favore. Il 92% vorrebbe limitare l'uso dei fuochi d'artificio da parte dei privati. Anche la maggioranza del centrodestra si è espressa per tale restrizione.
Stress negli animali domestici e da allevamento - Sempre in base al sondaggio, lo «stress negli animali domestici e da allevamento» e lo «stress negli animali selvatici» sono stati i motivi principali per sostenere l'iniziativa. Anche l'inquinamento atmosferico ha svolto un ruolo importante. Circa un quarto degli intervistati si è invece detto contrario. Secondo loro, i fuochi d'artificio sono una tradizione e fanno parte della vita. Inoltre, ci sono già troppi regolamenti e divieti. Un divieto sui fuochi d'artificio, inoltre, non è previsto dalla Costituzione.
Limiti - L'iniziativa sui fuochi d'artificio vuole limitare la vendita e l'accensione di fuochi d'artificio rumorosi per i privati. I prodotti pirotecnici che vengono fatti esplodere senza produrre rumore dovrebbero rimanere autorizzati. Anche i grandi spettacoli pirotecnici pubblici professionali in occasione di eventi dovrebbero continuare a essere consentiti se autorizzati su richiesta. (Il sondaggio Watson è stato condotto tra il 14 e il 20 dicembre in collaborazione con l'istituto di ricerca sociale Demoscope. Sono state intervistate 8250 persone della Svizzera tedesca e francese).