Sette anni fa un pilota di jet da combattimento si schiantò contro una montagna. Tutta colpa di una comunicazione errata.
58 secondi dopo il messaggio radio sbagliato, il pilota era morto
MUTTENZ - È il 29 agosto del 2016 e le Forze aeree svizzere stanno effettuando voli di addestramento dall'aeroporto di Meiringen. È una giornata normale: al mattino i jet da combattimento decollano in direzione del lago di Brienz, mentre nel pomeriggio partono in direzione opposta a causa del tempo umido e nuvoloso. Alle 15:59, due F/A-18 Hornet delle Forze aeree svizzere decollano dalla pista 10. Devono esercitarsi nel combattimento aereo contro un F-5 Tiger.
Un pilota esperto e istruttore di volo guida la squadra di due persone. Lo segue un giovane pilota di 27 anni che di solito è di stanza a Payerne. Sta per completare il suo corso di riqualificazione per diventare pilota di F/A-18.
I due decollano a distanza di 15 secondi l'uno dall'altro dall'aeroporto militare di Meiringen. Poco dopo, il pilota esperto - che in seguito avrà un incidente - vuole commutare il suo radar sull'aereo del pilota che lo precede. Una manovra che avrebbe permesso al suo jet di seguire automaticamente l'aereo che lo precedeva. Tuttavia, l'operazione non va a buon fine perché il primo pilota stava volando con un angolo di salita troppo elevato. Questo è quanto si puo' leggere nel rapporto d'inchiesta militare.
Le altitudini di volo invertite
Pochi minuti dopo: per ricevere ulteriori istruzioni in volo, il pilota di coda contatta il controllore del traffico aereo di Meiringen. Il controllore di volo skyguide gli ordina di salire a un'altitudine di 10.000 piedi o 3048 metri (livello 100) sul livello del mare, cosa che il pilota fa. Un errore che si rivelerà fatale: il caccia si schianta contro la parete rocciosa 58 secondi dopo.
Questo perché i regolamenti prevedono un'altitudine minima di 15.000 piedi per i voli strumentali in questa zona. Questa quota corrisponde a 4572 metri sul livello del mare ed è chiamata livello 150. I già citati 10.000 piedi o 3048 metri sul livello del mare sarebbero stati sufficienti per il decollo in direzione del lago di Brienz. Quindi anche per i voli decollati da Meiringen al mattino.
Mancavano solo undici metri di altitudine
Il controllore del traffico aereo si è subito accorto dell'errore e ha cercato di correggere l'altitudine. A questo punto, però, il pilota si era già registrato con il controllo del traffico aereo su un'altra frequenza radio, come previsto dalle norme.
Il controllore del traffico aereo chiama dunque Dübendorf, dove si sta monitorando il tutto, e cerca di istruire il controllo del traffico aereo sull'altitudine di volo comunicata in modo errato. Ma è già troppo tardi. Poco meno di un minuto dopo l'ultimo contatto radio, l'F/A-18 si schianta sul fianco occidentale dell'Hinter Tierberg a un'altitudine di 3.319 metri. Il pilota 27enne muore sul posto a seguito dello schianto aereo contro la parete rocciosa. L'inchiesta sull'incidente rivela in seguito che mancavano solo undici metri di altitudine.
Il controllore del traffico aereo al centro dell'inchiesta
Il processo inizia domani, giovedì, presso il tribunale militare di Muttenz (Basilea Campagna). Gli imputati sono un controllore del traffico aereo e il secondo pilota che lo precedeva. I due individui sono accusati di omicidio colposo, inosservanza colposa delle prescrizioni delle autorità, interruzione colposa del trasporto pubblico e uso improprio colposo e sperpero di materiale. Per entrambi gli imputati vale la presunzione di innocenza.