Dal primo gennaio la novità, quali i motivi (e le spiegazioni della Posta) e perché l'intervento di Mister Prezzi è stato importante.
BERNA - Il 2024, ormai lo sappiamo bene, fa rima con rincaro.
Fra le varie cose che quest'anno diventeranno più care ci sono i francobolli. Sia la posta A che la Posta B, infatti, costeranno 10 centesimi in più: ovvero 1 franco per la Posta B e 1.20 per la Posta A.
Rivisti verso l'alto anche i prezzi dei pacchi, e in maniera più importante che dai 7 franchi passano a 8,50 (Econonomy) e dai 9 ai 10,50 (per un Priority).
Come riportato dal portale Watson, è la prima volta che succede in 18 anni, anche se negli ultimi anni il Gigante Giallo ha ventilato più volte la possibilità di un ritocco riuscendo però, in qualche modo, a evitarlo.
Vero e proprio spartiacque è stato il 2023, un anno da dimenticare per quanto riguarda il bilancio d'esercizio, ma anche per il generalizzato aumento dei prezzi dell'energia ma anche del carburante (e quindi dei trasporti).
Una serie di coincidenze che hanno reso «inevitabile» l'aumento delle tariffe, aveva già confermato il boss della Posta Roberto Cirillo intervistato dal TagesAnzeiger, parlando dell'entità «comunque ragionevole» della novità.
A contribuire, anche le nuove tendenze postali che vedono un calo drastico delle lettere e un aumento - invece - dei pacchi. Un cambiamento di paradigma che ha portato a un importante aumento dei costi legati alla logistica, tra il trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione.
Sempre stando a Watson i piani originari della Posta svizzera comprendevano un aumento più sostanzioso ma, alla fine, dopo una lunga e animata mediazione con la Sorveglianza dei prezzi della confederazione gli adeguamenti sono stati limitati a un aumento di 10 centesimi. Per esempio, per quanto riguarda la Posta A, i piani originali volevano un rincaro fino a 1 franco e 40.
In conclusione, ricordiamo che i francobolli acquistati prima del 2023 restano validi per la rispettiva categoria di invio.