Da un anno il certificato di competenza si ottiene dopo aver seguito una formazione online.
BERNA - Sono più di 46'000 i telepiloti ad aver ottenuto il certificato di competenza che consente loro di pilotare i droni, conformemente a quanto previsto dalla nuova regolamentazione in materia dell'Unione Europea.
Da un anno a questa parte anche la Confederazione applica le disposizioni vigenti nell'UE, che prevedono una registrazione e una formazione online obbligatorie per coloro che fossero interessati a pilotare gli aeromobili a pilotaggio remoto. Lo rende noto oggi l'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC).
Dati alla mano, alla fine dello scorso dicembre si contavano 46'300 telepiloti in possesso del certificato di competenza, mentre in 70'000 si erano iscritti alla piattaforma online, che si può raggiungere all'indirizzo www.uas.gate.bazl.admin.ch.
Chi volesse pilotare droni leggeri, ossia di peso inferiore a 250 grammi, dotati di telecamera o di altri sensori che possono raccogliere dati personali, è tenuto a registrare il velivolo, ma non a seguire la formazione. È grazie a questa categoria di telepiloti che si spiega la significativa discrepanza tra il numero di quelli iscritti al portale e quelli che hanno completato la formazione, ha dichiarato a Keystone-ATS il portavoce dell'UFAC Antonello Laveglia.
Nonostante al momento sia ancora precoce fare una valutazione delle ripercussioni sulla sicurezza delle nuove disposizioni, continua la nota, l'UFAC si è detto soddisfatto dei risultati raggiunti finora. L'Ufficio incoraggia anche chi non ha l'obbligo di ottenere il certificato a seguire la formazione gratuita online, «per familiarizzarsi con le regole di base per l'esercizio di un drone».
Il comunicato si conclude con un appello alla responsabilità dei telepiloti da parte dell'UFAC, che li invita a notificare gli incidenti che hanno ripercussioni sulla sicurezza aeronautica al fine di individuare problemi di sicurezza e di sfruttare appieno il potenziale di tale strumento.