Un 30enne, condannato, ha presentato ricorso contro la sentenza e ha dichiarato di avere rinvenuto la cannabis in un cespuglio.
GINEVRA - Poco più di tre chili di marijuana: questa è la scorta di sostanza stupefacente trovata nella rimessa di un uomo sulla trentina nel canton Ginevra. Interrogato dalla polizia, ha spiegato che sei mesi prima aveva trovato un cespuglio di cannabis light vicino a un bosco. Armato di un cestino e di una cesoia, era tornato a raccogliere le inflorescenze prima di depositarle presso il suo domicilio.
Il 3oenne aveva quindi programmato un assaggio «per vedere se si trattava di cannabis light. Se lo fosse stata, l'avrei fumata». In caso contrario «l'avrei data agli amici», ha assicurato alla polizia.
Le sue spiegazioni non hanno convinto il Ministero pubblico ginevrino. Secondo il procuratore incaricato del caso, la cannabis era destinata a essere venduta e per questo motivo a metà ottobre l'imputato è stato condannato a 180 aliquote giornaliere da 50 franchi, per un pena pecuniaria complessiva di 9.000 franchi. Il 30enne, che ha già cinque condanne a suo carico - compresi precedenti per droga e maltrattamento di animali - dovrà anche pagare 250 franchi di spese processuali.
La pena inflitta tiene conto delle precedenti condanne dell'imputato. Poiché il reato è stato commesso durante un periodo di libertà vigilata, la sospensione della pena è stata revocata. Il ginevrino, che ribadisce di non essere coinvolto nel traffico di droga, ha presentato ricorso contro la sentenza.