«Pieno sostegno al programma di sviluppo deciso dal Consiglio federale e dal Parlamento».
BERNA - Le firme per il referendum sono state depositate poche ore fa e il dibattito sull'ampliamento della rete autostradale non accenna a diminuire ma anzi si intensifica.
E così scende in campo anche L’Automobile Club Svizzero (ACS). «Alla base di quanto deciso dal Consiglio federale e dal Parlamento, c'è la volontà di contrastare gli ingorghi nei punti nevralgici. Ciò serve a evitare che le agglomerazioni vengano ulteriormente gravate dal traffico di transito. Il referendum mette in discussione i sei progetti di ampliamento pianificati. L’Automobile Club Svizzero si impegnerà attivamente e in prima linea nella campagna referendaria affinché lo sviluppo deciso possa essere realizzato», si legge nella nota di ACS.
«Dai chilometri percorsi annualmente dalle persone, l'85% è fatto su strada, parte dei quali anche con i mezzi pubblici. Ciò dimostra l'enorme importanza della nostra infrastruttura stradale per la mobilità individuale. Pertanto, l'ACS sostiene pienamente il programma di sviluppo deciso dal Consiglio federale e dal Parlamento. I progetti inclusi nel programma, sui quali il popolo svizzero voterà, sono necessari per garantire che il traffico interregionale continui a concentrarsi sulle autostrade. Gli ingorghi sulla rete autostradale comportano annualmente costi miliardari per la nostra economia e, in secondo luogo, generano traffico di transito sulle strade secondarie, cioè nelle agglomerazioni e nei centri abitati circostanti le autostrade. Bisogna contrastare questo fenomeno in ogni modo possibile», conclcude l'ACS che sottolinea come abbai già sostenuto il programma di sviluppo nel processo parlamentare e che «si impegnerà attivamente anche durante la campagna referendaria affinché il popolo svizzero si esprima a favore dei progetti pianificati e quindi a favore della riduzione degli ingorghi e dell'alleggerimento delle agglomerazioni».