Prenderanno la parola il presidente ucraino Zelensky, il premier cinese Li Qiang e la presidente della commissione europea Von Der Leyen
DAVOS (GR) - Oggi, in occasione dell'inizio dei lavori presso il Forum economico mondiale (WEF), si esprimeranno già i maggiori ospiti di spicco. Prenderanno la parola infatti il capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky, il primo ministro cinese Li Qiang e la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen.
A dare il là, questa mattina al Forum di Davos (GR), sarà la presidente della Confederazione Viola Amherd con un discorso di benvenuto. Seguirà poi un folto programma. Per l'intervento del premier Li - che prenderà la parola pochi minuti dopo la consigliera federale - c'è grande attesa: considerato uno stretto alleato della Russia, sotto i riflettori del WEF l'Occidente spera di poter coinvolgere maggiormente Pechino proprio per quanto riguarda le ostilità da parte di Mosca.
Tuttavia, oggi l'ospite più illustre al forum è senza dubbio il presidente ucraino Zelensky. Uno sguardo al programma rivela che il capo di Stato, giunto ieri in Svizzera, prenderà la parola nel pomeriggio. Subito dopo il suo intervento, è prevista una tavola rotonda alla quale parteciperanno anche i "ministri" Amherd e Cassis per discutere sullo sminamento in Ucraina.
Ma Zelensky terrà incontri bilaterali anche con esponenti dell'Unione europea e dell'Alleanza atlantica con l'obbiettivo di promuovere l'integrazione del suo Paese nell'UE e nella NATO. Oggi si getteranno inoltre le basi a favore del «vertice per una pace giusta in Ucraina», come annunciato ieri da Amherd davanti ai media.
Non da ultimo, anche Ursula Von der Leyen interverrà nella giornata odierna. Per la Confederazione, nella località grigionese, al centro dell'attenzione ci sono proprio gli incontri con vari rappresentanti dell'UE. La Svizzera non ha però temporeggiato: la consigliera federale Amherd ha infatti già incontrato ieri sera la presidente della Commissione europea, confermando il rapido avvio dei negoziati per un pacchetto di accordi con l'UE.