La risposta di Viola Amherd alle critiche alla Confederazione, accusata di aver abbandonato la sua neutralità
DAVOS - La presidente della Confederazione Viola Amherd ha respinto le critiche russe riguardo al possibile vertice mondiale sulla pace in Ucraina. «La Svizzera è sempre dalla parte del diritto internazionale umanitario», ha dichiarato oggi ai media al WEF di Davos (GR).
La Russia ribadisce regolarmente le sue critiche alla Confederazione per aver abbandonato la neutralità dall'inizio del conflitto. Martedì Mosca ha dichiarato che un summit mondiale sulla pace in Ucraina, a cui Kiev e Berna stanno lavorando da lunedì, è «inutile e dannoso».
«Quando si è dalla parte della popolazione civile, si è dalla parte giusta», ha replicato Amherd. La consigliera federale ha aggiunto che i suoi incontri nella località grigionese hanno dimostrato che l'impegno della Svizzera nell'assistenza umanitaria e nello sminamento è ben visto. Ieri il presidente francese Emmanuel Macron si è persino congratulato con Amherd per il buon lavoro che la Confederazione sta facendo per il Paese devastato dalla guerra.
Sia l'Ucraina che il Medio Oriente sono stati inclusi in tutte le discussioni a margine del Forum economico mondiale (WEF). Il coinvolgimento della Svizzera in questi dossier potrebbe avere un'influenza positiva sui negoziati con l'UE, ha dichiarato ancora la ministra della difesa. Il governo svizzero vuole negoziare un pacchetto di accordi con l'UE entro la fine dell'anno. Secondo Amherd, il dossier europeo «è sulla buona strada».
Incontri con von der Leyen e Sefcovic
Dopo il colloquio di lunedì sera con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, oggi Amherd e il suo collega di Governo Ignazio Cassis hanno incontrato il vice commissario UE responsabile del dossier svizzero, Maros Sefcovic. La vallesana non ha precisato se questo incontro abbia portato a qualcosa di concreto.
Le due parti devono ancora far approvare il loro progetto di mandato negoziale. Le consultazioni in Svizzera proseguiranno fino a febbraio. Più in generale, la presidente della Confederazione ritiene che la partecipazione dei capi di Stato e di Governo sia stata «molto importante» al WEF di quest'anno. «Quasi tutti i leader erano presenti», ha dichiarato, aggiungendo che «per la diplomazia svizzera è stata un'ottima opportunità».
La presidenza di Amherd si preannuncia impegnativa, con il "Summit of the Future" di New York a settembre, seguito dalla seconda presidenza svizzera del Consiglio di Sicurezza dell'ONU a ottobre. La Confederazione si concentra sulla pace sostenibile, sulla protezione dei civili, sul clima e sull'efficienza dell'ONU durante il suo mandato di membro non permanente. Le discussioni condotte mostrano che i quattro temi «sono quelli giusti» e «devono essere rafforzati», ha aggiunto.