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AELS aggiorna l'accordo sul libero scambio con il Cile Si rafforza la competitività economica della Svizzera e si prevede un più ampio accesso al mercato.
BERNA - L'Associazione europea di libero scambio (AELS), della quale fa parte la Svizzera, e il Cile hanno concluso ieri a Santiago del Cile i negoziati per aggiornare l'accordo di libero scambio. La Confederazione rafforza così la propria competitività economica.
L'accordo esiste dal 2004 e sono state colmate alcune lacune, si legge in un comunicato odierno della Segreteria di Stato dell'economia. Ora il documento corrisponde in larga misura a quelli più recenti esistenti con Paesi terzi.
L'intesa prevede fra le altre cose un più ampio accesso al mercato e un migliore quadro giuridico, garantendo una maggiore prevedibilità per gli operatori economici. Ora quasi tutte le esportazioni svizzere in Cile saranno esenti da dazi (99.99%). D'altro canto, l'accordo di libero scambio permette la protezione di importanti indicazioni geografiche svizzere e copre tutti i diritti di proprietà intellettuale.
Il Cile è un importante partner commerciale della Svizzera in America latina. Dall'entrata in vigore dell'accordo, il commercio bilaterale di beni è cresciuto costantemente, raggiungendo un volume di 1,2 miliardi di franchi nel 2022. In costante incremento anche gli scambi di servizi, che hanno raggiunto circa 500 milioni di franchi.
Nelle prossime settimane i testi saranno finalizzati sotto il profilo giuridico. La firma dell'intesa aggiornata è prevista in giugno a Ginevra.
