La cancelleria federale ha verificato la validità di 65.377 firme tra quelle depositate.
BERNA - Ora è ufficiale, i cittadini svizzeri si pronunceranno sull'estensione della rete autostradale. Il referendum contro tale sviluppo, avallato dal Parlamento, aveva riunito 29 fra organizzazioni, associazioni e partiti, fra i quali i Verdi, il PS e i Verdi liberali che avevano depositato le firme necessarie lo scorso 11 gennaio.
Oggi dunque dalla Cancelleria federale è arrivato l'esito del conteggio e della validità delle firme depositate: «65 377 delle 65 456 firme presentate contro il decreto federale del 29 settembre 2023 sono valide. Il referendum è dunque formalmente riuscito», ha comunicato la Cancelleria.
L'ampliamento autostradale, dai costi stimati in 5,3 miliardi di franchi, è stato criticato perché «troppo caro e perché contrario alle misure volte alla protezione del clima», aveva sottolineato l'alleanza "Stop alla follia autostradale".
L’ATA, tra i promotori dell'iniziativa, ribadisce tre argomenti chiave contro il potenziamento della rete autostrade:
Il Parlamento ha approvato in totale sei progetti, fra cui l'allargamento a tre corsie per direzione dell'asse Le Vengeron (GE) - Coppet (VD) - Nyon (VD), per una lunghezza di 19 km, o ancora l'allargamento della tratta Wankdorf-Schönbühl (BE), che verrebbe portata a otto corsie totali.
L'alleanza aveva fino al 18 gennaio per raccogliere le 50 mila firme necessarie. La speranza dei fautori del testo è quella di andare al voto questa estate o al più tardi in autunno