Durante il Consiglio di Sicurezza il consigliere federale ha sottolineato l'urgenza di un accordo in Medio Oriente.
NEW YORK - Malgrado le violenze in Medio Oriente, il Consiglio di sicurezza dell'Onu non deve cedere alla frustrazione. Lo ha detto oggi nel suo intervento davanti all'organo delle Nazioni Unite il ministro degli esteri Ignazio Cassis, riaffermando il bisogno, contrariamente al parere del premier israeliano Benjamin Netanyahu, di una soluzione a due Stati.
Il consigliere federale ha chiesto la liberazione «immediata e incondizionata» degli ostaggi nelle mani di Hamas. «La violenza sembra non avere più limite» in Israele e nei territori palestinesi, ha aggiunto.
Malgrado due risoluzioni votate dal consiglio, non tutti gli ostaggi sono stati rilasciati, civili vengono uccisi ogni giorno e il diritto internazionale viene violato, ha affermato Cassis. Il ticinese ha ribadito il sostegno svizzero a una soluzione a due Stati, uno scenario respinto da Netanyahu qualche giorno fa.
Una pace duratura non potrà essere raggiunta senza un consenso politico regionale, ha poi evidenziato. Il titolare del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha inoltre sottolineato che la Svizzera è pronta a riunire gli attori chiave del conflitto. «Non ci possiamo più accontentare di gestire questa guerra», ha dichiarato.