S.H. membro del direttivo di una sezione svizzero-tedesca dell'UDC, faceva il verso a Hitler, simulando i suoi baffetti e l'alzata di mano
ZURIGO - Un nostalgico del "Führer", con la voglia di fare il verso a Hitler facendosi immortalare mentre simulava con due dita sotto il naso i baffetti del dittatore ed esibendo il vanto del saluto nazista.
Lui è S.H., un membro del consiglio direttivo di una sezione locale dell'UDC. Siamo nella Svizzera tedesca e il quotidiano 20 Minuti è andato a chiedere spiegazioni al diretto interessato. Che minimizza.
«La foto è stata scattata circa quattro-sei anni fa, una serata privata a casa di un amico di origine turca». Inizialmente, al quotidiano dice che non vi ravvede nella mano destra alzata «un saluto hitleriano», e poi che comunque «ho preso da tempo le distanze da questa scena».
La foto però ha cominciato a circolare in rete, recentemente anche su Facebook: e così, per dare prova di volersi liberare dal "peccato" e forse ancora di più per togliere dall'imbarazzo i vertici del suo partito, ha presentato le sue dimissioni.
«Capisco che l'immagine oggi possa essere interpretata negativamente e per evitare che si continui a gettare del fango mi dimetto». Non tutti credono al suo gesto di "redenzione", visto anche l'altro evidente indizio riguardo a certe sue idee politiche: la maglietta indossata nella foto è molto usata negli ambienti dell'estremismo di destra.
E il partito? L'UDC - scrive il sito 20 Minuten - mostra tolleranza zero nei confronti dell'estremismo e a chi viene "pizzicato" a inscenare certi siparietti consiglia di avviarsi alla porta.
«L'UDC - è la dichiarazione fatta al quotidiano zurighese dal presidente della locale sezione - si oppone fermamente e coerentemente a qualsiasi forma di estremismo. Anche noi abbiamo ritenuto la foto delicata e gli abbiamo suggerito di lasciare il partito, pur sottolineando che lui non ha mai attirato l'attenzione con dichiarazioni estremiste di destra ed è sempre stato costruttivo e impegnato nel partito e nella politica comunale».
Secondo lo statuto, solo l'assemblea generale poteva decidere di espellerlo. Ma S.H. ha evitato lungaggini e ha deciso di andarsene da solo.