Per i suoi atti l'uomo, un ginevrino di 29 anni, è stato condannato a una pena pecuniaria.
GINEVRA - Una notte di ordinaria follia è costata cara a un 29enne ginevrino che per le sue bravate è finito dritto dritto davanti al Ministero pubblico. Dove lo scorso dieci gennaio è stato condannato.
Ma riavvolgiamo il filo degli eventi tornando alla notte del 29 novembre del 2023 quando il giovane, mentre stava rincasando reduce da una serata, viene sorpreso a una velocità troppo elevata da un radar piazzato sul Quai de Cologny, strada che costeggia il lago di Ginevra nel comune omonimo. È la 1.30 quando il flash scatta nella notte. Quello che succede dopo viene ripreso, passo per passo, dalle immagini di sorveglianza di una telecamera. «Il veicolo - si legge nell'atto di accusa - avanza ancora per qualche metro, poi fa retromarcia. Il conducente esce dall'auto indossando un passamontagna con in mano una pala. E si scaglia sul radar, colpendolo più volte e distruggendolo».
Nei giorni successivi, il Canton Ginevra (proprietario del radar) decide di inoltrare una denuncia penale nei confronti dell'uomo. Anche perché i danni da lui arrecati al radar superano i 5'900 franchi. Il 29enne viene quindi convocato dalla Polizia cantonale per un interrogatorio. Ma si rifiuta di parlare. L'uomo resta in (ostinato) silenzio anche davanti al procuratore pubblico, che però non esita e lo condanna a una pena pecuniaria di 50 aliquote di 30 franchi (sospesi) e al pagamento di una multa di 500 franchi.
Il caso del 29enne ginevrino non è un però un episodio isolato. Nel novembre del 2023 un caso simile era successo anche in Ticino. E più precisamente a Iragna, nel Comune di Riviera. Anche qui un radar era infatti stato colpito più volte e messo fuori uso da un 69enne domiciliato in Leventina. In quel caso i danni erano stati quantificati in circa settemila franchi.