Esentarle significa per la CET-S violare il principio di imposizione secondo la capacità economica.
BERNA - Le indennità versate ai volontari - ad esempio guide alpine, pompieri, sommozzatori o samaritani - che accompagnano le operazioni di soccorso vanno tassate come qualsiasi altro reddito.
È quanto pensa la Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S) che chiede al plenum di bocciare una mozione del Nazionale che auspica invece l'esenzione, anche solo parziale, per tali guadagni.
La commissione pensa che esentare fiscalmente simili indennità violerebbe il principio dell’imposizione secondo la capacità economica e creerebbe una disparità di trattamento rispetto ad altre attività di milizia.
Stando alla mozione, adottata nel settembre scorso, i soccorritori ricevono un compenso quando sono chiamati a intervenire, una sorta di reddito accessorio che deve essere dichiarato.
Per i sostenitori della mozione, un'esenzione anche solo parziale di queste indennità avrebbe come effetto di incoraggiare i volontari ad impegnarsi con ancora maggior abnegazione per la collettività e di spronare eventuali aspiranti soccorritori a fare altrettanto.