Hermann Beyeler fornisce protesi allo Stato dell'Est Europa. Ora il caso è sulla scrivania di Cassis.
LUCERNA - Cittadino, imprenditore e console onorario in Bielorussia. Il 70enne Hermann Beyeler si reca spesso nel Paese comandato da Lukashenko, dove viene ricevuto come un ospite importantissimo, compie opere di beneficenza e rilascia interviste ai media controllati dal Governo.
Stando a un’inchiesta messa a punto dal Centro investigativo bielorusso (BIC), piattaforma giornalistica in esilio, e riportata dal Tages-Anzeiger, l’uomo avrebbe forti interessi economici nella nazione dell’Est Europa. Dalla fine del 2022, da quando è entrata nel mercato bielorusso, la società HAB Invest di Beyeler avrebbe ricevuto un totale di circa 6 milioni di franchi dalla vendita di protesi per articolazioni dell'anca e del ginocchio.
È bene sottolineare come le sanzioni verso lo Stato di Lukashenko non riguardino i prodotti medici. Ciò che fanno notare i giornalisti autori dell’inchiesta è come l’impresa del console onorario sia entrata nel settore delle endoprotesi solo dopo la decisione di Lukashenko di porre l'ortopedia bielorussa sotto il controllo dello Stato, arrestando anche 35 medici nel 2022.
L'organizzazione svizzero-tedesca per i diritti umani Libereco sospetta che Beyeler possa essere stato coinvolto negli affari come ricompensa «per il suo fedele servizio al regime bielorusso». Per questo motivo, alla fine della scorsa settimana, l’associazione ha inviato una lettera al Consigliere federale Ignazio Cassis, chiedendo al Dipartimento degli Affari esteri di revocare la licenza di console onorario. «A nostro avviso - spiega Libereco - il comportamento di Beyeler sta causando un grave danno alla reputazione della Svizzera». Il Dipartimento federale degli Affari esteri conferma di aver ricevuto la lettera, a cui risponderà.
In una risposta scritta, HAB Invest afferma di non avere nulla a che fare con gli arresti del 2022 e con la centralizzazione degli acquisti nel settore sanitario: «Le questioni non ci riguardano e non possiamo fare alcuna dichiarazione in merito». I prodotti medici vengono forniti alla Bielorussia solo dal 2023. L'azienda scrive di non poter fornire informazioni dettagliate sulle sue operazioni commerciali. E chiede di «riflettere sulle nostre iniziative di beneficenza nella regione post-sovietica». La lettera di Libereco al Consigliere federale Cassis è «ovviamente basata su speculazioni e congetture inesatte».