Il periodo di due mesi concesso per l'abbattimento scade domani.
BERNA - Una cinquantina di lupi - tra cui due branchi completi - sono stati uccisi nell'ambito degli abbattimenti preventivi autorizzati dalla Confederazione, secondo le organizzazioni ambientaliste. Il periodo di due mesi concesso per l'abbattimento scade domani.
In un comunicato congiunto, Bird Life Svizzera, il Gruppo Lupo Svizzero (GLS), Pro Natura e il WWF hanno deplorato l'adozione «affrettata» dell'ordinanza sulla caccia, che ha già avuto «gravi conseguenze». «Il lupo, specie protetta dalla legge, è stato declassato a specie nociva», hanno dichiarato.
Le cifre si basano sulle statistiche pubblicate dai cantoni, ha dichiarato a Keystone-ATS Nicolas Wüthrich di Pro Natura. Si tratta di un'approssimazione che verrà perfezionata con i dati definitivi.
Le quattro organizzazioni si rammaricano che la «regolamentazione rapida dei lupi» sia stata preferita alla protezione delle greggi. Questo nonostante il fatto che quest'ultima misura si sia dimostrata «efficace» nel ridurre il numero di animali uccisi dal canide. I dati mostrano inoltre che l'80% degli attacchi dei lupi avviene su greggi non protette, aggiungono.
Tra gli «abusi» e le «misure totalmente sproporzionate» criticate ci sono i 23 lupi dei Grigioni presi di mira, anche se hanno ucciso solo cinque pecore in tutto. È stata criticata anche l'autorizzazione a sparare al branco di Nanztal, in Vallese, che ha attaccato principalmente bestiame in aree non protette.
Sospensione degli abbattimenti - A fine novembre, nell'ambito dell'attuazione della modifica della legge sulla caccia, l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) ha autorizzato l'abbattimento di 12 branchi in cinque cantoni. L'abbattimento di sette branchi di lupi - tre in Vallese e quattro nei Grigioni - è stato sospeso a seguito di un ricorso presentato al Tribunale amministrativo federale (TAF) a metà dicembre.
Le organizzazioni ricorrenti - Pro Natura, WWF, Bird Life Svizzera e Gruppo Lupo Svizzero - ritengono che la Confederazione e i Cantoni stiano violando il principio di proporzionalità e sottolineano l'importante ruolo svolto dal lupo nell'ecosistema forestale.
«La maggior parte dei Cantoni ha la volontà e le competenze professionali per lavorare in modo equilibrato» nei confronti del lupo, sottolineano le organizzazioni. Esse chiedono all'UFAM di aprire una consultazione sull'ordinanza sulla caccia «nella forma corretta» e «basata sui fatti».
L'UFAM ha annunciato che il Consiglio federale aprirà la consultazione sulla seconda parte dell'ordinanza che modifica la legge sulla caccia in primavera.