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SVIZZERALa vita è cara e gli svizzeri tirano la cinghia...sugli smartphone

06.02.24 - 11:17
Oltre la metà tiene il proprio telefonino almeno per 4 anni. Lo dice un sondaggio di Comparis
Foto Deposit
Fonte COMPARIS.CH
La vita è cara e gli svizzeri tirano la cinghia...sugli smartphone
Oltre la metà tiene il proprio telefonino almeno per 4 anni. Lo dice un sondaggio di Comparis

BERNA - L’aumento degli affitti e l’inflazione pesano sul budget e la parola risparmio diventa una delle più gettonate. Dove si taglia in misura consistente? Sul telefonino. Gli svizzeri ci pensano due volte prima di mandare in pensione anticipata il proprio smartphone acquistato da dodici mesi: più della metà di loro se lo tiene stretto per almeno quattro anni.

Questo è quanto emerge dall’ultimo sondaggio rappresentativo di comparis.ch. Il rincaro della vita spinge gli svizzeri a stare più attenti alle uscite e nei bilanci famigliari la voce "acquisto telefono nuovo" rimane congelata nei preventivi di spesa: ci si adegua a utilizzare più a lungo il proprio dispositivo. Questo perché la pigione e i premi di cassa malati si fanno sentire sui conti e hanno fatto ravvedere le intenzioni di acquisto.

«Gli ultimi modelli di noti produttori di smartphone spesso differiscono poco dal modello precedente. Se a questo aggiungiamo il crescente rincaro generale, non sorprende che i consumatori vogliamo utilizzare lo smartphone più a lungo. A causa dell’inflazione, la disponibilità ad acquistare un nuovo smartphone è attualmente al livello più basso degli ultimi 4 anni e dovrebbe rimanere tale anche quest’anno», afferma Jean-Claude Frick, esperto Comparis in tecnologie digitali.

Consolidamento del mercato a spese dei produttori cinesi - La Svizzera è e rimane un baluardo di Apple - rileva la ricerca - e la quota di mercato del produttore californiano rimane stabile al 46,7%. Gli smartphone della mela morsicata sono particolarmente amati dai consumatori più giovani: Android, d’altra parte, non riesce ad avanzare. Tuttavia, Samsung (Android) sta consolidando ulteriormente la sua quota di mercato dietro Apple. Oltre a Samsung, solo Google è riuscita a conquistare quote di mercato significative con i suoi dispositivi Pixel. Tutti gli altri produttori hanno invece perso terreno, in particolare i marchi cinesi. La quota di mercato dei cinesi è scesa dal 10,9 (2020) a solo il 3,6%.

«Tuttavia, una maggiore concorrenza farebbe bene al mercato e aumenterebbe la scelta di dispositivi a prezzi interessanti per i consumatori», afferma Frick.

La sostenibilità conta sempre meno - Ci sono altri spunti di riflessioni che l'indagine fa emergere, ad esempio la possibilità di poter riparare il dispositivo da soli: «Non è importante per il 43% degli intervistati. Il 62,2% ritiene importante che i pezzi di ricambio siano disponibili per almeno 5 anni. La percentuale di persone che vuole ricevere anni di aggiornamenti software è invece rimasta stabile sopra il 70%» ha rilevato Comparis.

A dominare il mercato dell'usato sono gli iPhone - Gli iPhone dominano il mercato dell’usato e quasi il doppio delle volte cambiano proprietario quasi il doppio delle volte rispetto agli smartphone Android. «La disponibilità a spendere per gli smartphone continua a crescere. Tuttavia, il numero di persone che utilizzano più di uno smartphone non è aumentato dallo scorso anno». Negli ultimi anni - ha portato anche alla luce lo studio - l’utilizzo dei servizi cloud è rimasto stabile a quasi il 60%. Nel complesso, il numero di utenti disposti a spendere soldi per le app è fermo a circa il 50%. «La soddisfazione generale nei confronti dei dispositivi rimane elevata. Chi invece ha qualcosa di cui lamentarsi, proprio come negli anni precedenti indica la breve durata della batteria come disturbo principale. Allo stesso modo, gli intervistati Android considerano più spesso i loro dispositivi troppo grandi».

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COMMENTI
 

Voilà 9 mesi fa su tio
Basterebbe almeno poter sostituire la batteria da soli

vulpus 9 mesi fa su tio
Probabilmente siamo arrivati alla cima della scala, e la gente è più sensibile al problema delle materie prime che diventano rare e preziose. Il tutto poi poco corroborato dal discorso ricilaggio , sempre un pò nebuloso. Le riparazioni oggi probabilmente si riducono a rotture causate da movimenti maldestri. difetti veri e propri non se ne sentono più.

littli 9 mesi fa su tio
Io ho un android . Di regola lo tengo almeno 2-3 prima di cambiarlo l'ultimo sono stata obbligata perché non teneva più la carica

Tracy 9 mesi fa su tio
Risposta a littli
Appunto, viviamo in un mondo di consumismo dove tutto diventa obsoleto in brevissimo tempo. Si vede anche con le auto. È voluto! Business i business

Voilà 9 mesi fa su tio
Risposta a Tracy
Si chiama opsolescenza programmata...

Tracy 9 mesi fa su tio
Risposta a Voilà
👍👍Grazie per la precisazione😊

Tracy 9 mesi fa su tio
Se ne approfittano e così la corsa folle agli aumenti continua senza controllo e a tutti i livelli. Tutta colpa dell’UE con le sue trovate incredibili, specialmente nel continuare nella transizione green. Prima le macchine elettriche, i fotovoltaici ma l’UE non si accontenta mai e continua a chiede ai cittadini, in particolare agli agricoltori - che tra l'altro sono in protesta proprio contro questo tipo di politiche, di fare un ulteriore sacrificio per salvare il pianeta. Peccato però che di "sostenibile" ed "ecologico" ci sia davvero poco. La rivolta degli agricoltori di tutta Europa ha sollevato una questione di interesse pubblico non indifferente. Gli agricoltori Germania e Francia sono stati i primi a marciare per le strade coi trattori, contestando le politiche europee su carne sintetica e accordi per l'importazione. Ora anche Bruxelles è diventata l’epicentro della rabbia agricola che si esprime già da due settimane. Sul posto, la situazione è tesa perché già dall’inizio febbraio un migliaio di trattori circondano il Parlamento europeo. Molti agricoltori francesi si sono recati per unirsi ai manifestanti. Qualcuno ha già ottenuto un risultato? NO. Ovunque ci sono manifestazioni, insegnanti, per il lavoro, per i costi della salute ma in Svizzera si dorme in piedi. E’ necessario unirsi a loro per il bene di tutti noi per fermare questi aumenti senza controlli. Basta fare i caproni

OrsoTI 9 mesi fa su tio
Risposta a Tracy
Eccolo il destroide di turno:) perché non chiedi al Partito che hai votato di muovere un dito verso questi problemi? Ma i benefici della ue ti piacciono vero? A no scusa….. non sai nemmeno quali sono:) ma tu lo sai cosa dà l’UE ai suoi cittadini? O vedi solo quello che vuoi vedere? Fai una ricerca su internet e aggiornati un pochino….

NonilTicineseMedio 9 mesi fa su tio
Risposta a Tracy
Capisco la sua posizione riguardo l'UE, nemmeno io sono d'accordo con diverse politiche (tra l'altro specialmente quelle agricole), ma non può nemmeno classificare l'UE come il male assoluto e la causa di qualsiasi problema, specialmente nel settore tecnologico, l'UE ha fatto delle scelte incredibilmente sensate che hanno portato e portereanno a reali benefici ai consumatori. Specialmente per quanto concerne la privacy, la riparabilità, il supporto software, l'interoperabilità fra sistemi e l'adozione di standard. Sfortunatamente é un po' difficile far capire a chi non si interessa troppo del settore tutti gli enormi benefici che molte di queste politiche hanno portato e porteranno in futuro ai cittadini.

Tracy 9 mesi fa su tio
Risposta a Tracy
Appunto, viviamo in un mondo di consumismo dove tutto diventa obsoleto in brevissimo tempo. Si vede anche con le auto. È voluto! Business i business.

ilfastidio 9 mesi fa su tio
Risposta a Tracy
A dire il vero gli agricoltori protestano perché non hanno nessuna intenzione di rinunciare ai loro privilegi ed al loro status. L'esempio perfetto lo si ha proprio in Svizzera, dove produrre beni agricoli con meno impatto ambientale conviene e, difatti, gli agricoltori si sono adeguati. Gli aumenti e le misure per contenere il cambiamento climatico sono due fenomeni diversi, magari connessi in parte, ma comunque indipendenti. A meno che qualcuno non abbia dato per smentirlo: gli aumenti sono parte del nostro sistema economico. E Piantiamola, per favore, di piangere per le (miserrime) politiche ambientali che a fatica vengono introdotte: ormai anche il Gigi in bettola ha capito che il clima è il problema principale della nostra società.

Tracy 9 mesi fa su tio
Risposta a ilfastidio
Guarda che anche in Svizzera gli agricoltori si lamentano. Non hai letto l'articolo dove Parmelin si dice solidale con loro?

Tracy 9 mesi fa su tio
Risposta a OrsoTI
Non centra niente il 'destroide' ma semplicemente è un dato di fatto. Chiedilo alle grande aziende che sono tartassati di tasse per ridurre il CO2 se sono contenti! Chiedilo alle aziende automobilistiche e metallurgiche che non si tirono più fuori per la burocrazia. Sei tu mi pare che ha bisogno di aggiornamenti. Visto che a quanto pare conosci bene l'UE, quale sarebbero sti benefici??

sctaquet 9 mesi fa su tio
Risposta a OrsoTI
Ma quali benefici ? UE un vero e proprio disastro , speriamo di non entrarci mai .

Gufo1 9 mesi fa su tio
Risposta a OrsoTI
Io vedo sempre più gente che scappa dalle catene sempre più strette che l'UE stringe alle caviglie dei propri cittadini. Tutta l'area al confine con la Germania è piena di tedeschi che non ne possono più e che hanno preso domicilio in Svizzera. Altre aree di frontiera conoscono lo stesso fenomeno. I tecnocrati dell'UE sono scollati da tempo con la realtà e si preoccupano solo di allargare l'UE per togliere i Paesi in bilico tra occidente e Russia. Peccato che questo ricada in pesantissime conseguenze finanziarie per tutti gli altri membri. Se sei interessato a questo, puoi sempre cambiare Paese.

Tracy 9 mesi fa su tio
Risposta a sctaquet
Appunto, ma forse dobbiamo fare una ricerca su Internet🤣🤣🤣

Rik830 9 mesi fa su tio
Risposta a sctaquet
Bravo diglielo va …. L Eu è come il cancro se non lo aveste ancora capito !

sctaquet 9 mesi fa su tio
Risposta a Tracy
Probabilmente .

maw 9 mesi fa su tio
Che problemi grassi questi...
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