Anche la CEO dell'ente turismo locale non fa "mea culpa", anzi: «Così più visibilità, nuovi clienti internazionali e ospiti più giovani»
ST. MORITZ - C'è una montagna che non appartiene a tutti - perché l'accesso è solo su invito - e dove flora e fauna passano in secondo piano, perché prima di tutto ci sono «nuovi mercati e segmenti di turisti» da inseguire. Il riferimento è alla lo show di luci, musica e moda andata in scena sabato scorso nei boschi di St. Moritz.
«Durante la sfilata ho avuto la sensazione che tutto fosse in armonia e ben integrato con la natura», dice Christian Jott Jenny, sindaco di St. Moritz, che risponde così alle critiche degli ambientalisti e indirettamente ai consigli di due uffici cantonali - specie quelli dell'Ufficio per la caccia e la pesca - di non organizzare un evento mondano all'interno del bosco nei mesi invernali, periodo delicato per la fauna del territorio.
Parole al vento, come quello artificiale creato ad hoc sul set artificiale della sfilata Moncler, a cui hanno assistito 150 ospiti "selezionatissimi", protetti dai loro bodyguard.
Quasi di cattivo gusto, a questo punto, ripetere chi era presente tra gli alberi addobbati con faretti e luci a led. Forse si fa prima a dire chi, tra attori hollywoodiani, registi, soubrette, campioni dello sport, modelle, non era presente lo scorso weekend in Engadina. Sfarzo ad alta quota, dunque, preceduto da giorni "rumorosi" per i continui sorvoli di elicotteri, intenti a consegnare il materiale per creare il set.
«Il numeroso personale in servizio ha fatto di tutto per garantire che la natura fosse rispettata. Ad esempio, ogni faro era attaccato a un albero con un cuscino per proteggerlo», ha aggiunto al Blick il primo cittadino, glissando invece sull'inquinamento acustico.
«Per il 79,2% è un evento senza senso» - Ma cosa ne pensa la gente se le è chiesto l'Engadiner Post che con un sondaggio, a cui hanno risposto 150 persone, ha fatto sapere che il 79,2% riteneva l'evento mondano immerso nella natura una cosa fuori luogo, contro il 20,2% che lo riteneva invece un'ottima idea.
«La nostra strategia turistica si concentra sul ringiovanimento del marchio St. Moritz (...). La sfilata di Moncler ha una portata globale, soprattutto sui social media, e quindi raggiunge milioni di potenziali nuovi ospiti», ha sentenziato invece all'Engadiner Marijana Jakic, CEO di St. Moritz Tourismus AG. Insomma nessun "mea culpa" o almeno passo indietro, anzi.
Nei giorni scorsi la manager del turismo aveva accennato allo spirito pionieristico innato nella località alpina, cosa che riafferma: «St. Moritz e i suoi partner hanno sempre trovato modi nuovi e coraggiosi di comunicare il marchio e di rivolgersi a nuovi mercati e segmenti di ospiti, nonché di rivitalizzare e prolungare le stagioni». Con uno sguardo rivolto alla «desiderabilità» della località turistica e «a ospiti internazionali» sempre «più giovani».
Intanto i lavori di ripristino all'interno del bosco sono già a buon punto e secondo il comune - sentito da Südostschweiz - dovrebbero durare ancora una settimana circa. Tornando infine al sindaco, che, presente alla serata, era stato immortalato e criticato per la foto con l'attrice Anne Hathaway, beh, il primo cittadino liquida le polemiche come «propaganda», perché «St. Moritz ha sempre prosperato grazie a eventi come questo ed è per questo che il marchio St. Moritz è quello che è».
Con buona pace per caprioli e cervi e di tutti gli animali selvatici che, tra i boschi prestati alla casa di moda, amavano trovare rifugio in inverno. Ma questo sembra non essere la priorità.
Set in the snow-decked forests of St. Moritz, Moncler Grenoble’s Fall/Winter 2024 show forged a dazzling vision for the future in the brand’s natural mountain habitat.
— Moncler (@Moncler) 5 febbraio 2024
Models walked the sinuous runway through the woods in an immersive open-air experience, enjoyed by the brand’s… pic.twitter.com/93Mxq20Dnb