La Confederazione, i Cantoni e gli ospedali hanno elaborato una tabella di marcia e un catalogo di misure per ridurre il fenomeno.
BERNA - Circa il sei per cento di tutti i pazienti ricoverati negli ospedali svizzeri per cure acute contrae un’infezione durante la degenza. Il dato era emerso da un’indagine svolta nel 2022 dall’organizzazione di esperti di Swissnoso. Per ridurre il fenomeno, negli scorsi anni erano già state definite e attuate una serie di misure preventive; adesso la Confederazione e i suoi partner hanno stabilito ulteriori obiettivi operativi per continuare a ridurre globalmente tali infezioni. «In concreto, si punta a limitarne progressivamente l’incidenza media a un tasso del cinque per cento entro il 2030 e del quattro per cento entro il 2035» spiega in una nota il Consiglio federale.
La tabella di marcia nazionale per ridurre le infezioni «descrive la modalità per raggiungere questi obiettivi negli ospedali. Inoltre, indica quali strumenti sono a disposizione degli ospedali per attuarli. Questi includono vari moduli di sorveglianza e prevenzione sviluppati da Swissnoso. Sulla base della tabella di marcia nazionale, i singoli ospedali stabiliscono ora obiettivi propri, adattati alle rispettive situazioni, e definiscono un ordine di priorità in base alle proprie esigenze».
La tabella di marcia nazionale è stata elaborata dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), in collaborazione con associazioni e specialisti della prevenzione e del controllo delle infezioni. È sostenuta congiuntamente dall’UFSP, dalla Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS) e dall’associazione Gli Ospedali Svizzeri (H+). Essa è inoltre allineata alla strategia globale dell’OMS del 2023 per la prevenzione e il controllo delle infezioni.
Con il catalogo di misure messo in programma, «le infezioni negli ospedali svizzeri saranno ridotte in modo significativo» si afferma nella nota