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ZURIGO«Zurigo è la nuova capitale del sesso a pagamento d'Europa»

07.02.24 - 22:26
La “sparata” del tabloid britannico The Sun, presa di rimpallo dalle autorità zurighesi e le associazioni che assistono le sex-worker.
20min/Celia Nogler
«Zurigo è la nuova capitale del sesso a pagamento d'Europa»
La “sparata” del tabloid britannico The Sun, presa di rimpallo dalle autorità zurighesi e le associazioni che assistono le sex-worker.

ZURIGO - La Svizzera è uno dei paesi più liberali d'Europa per quanto riguarda il sesso a pagamento. L'offerta e il consumo di servizi sessuali sono legali, così come la prostituzione di strada, le saune sessuali e i locali a luci rosse. La prostituzione è a tutti gli effetti una professione, regolata dalla legge.

Una realtà dei fatti che è diventata oggetto del tabloid britannico The Sun che - tra le altre cose - ha definito Zurigo la «nuova capitale europea del sesso». Secondo l'autrice dell'articolo «il commercio dei corpi vale addirittura più della produzione nazionale di formaggio» e parla di «lato oscuro» della Svizzera.

La reporter inglese ha voluto visitare la Langstrasse, dove la prostituzione diventa borderline e sfocia nell'illecito: «È il regno delle bande illegali che costringono le donne a vendere il proprio corpo».

Ha poi parlato con le prostitute di strada che hanno raccontato di terribili condizioni di lavoro: «Il mio cellulare era sempre a portata di mano nel caso in cui un cliente diventasse violento. Forse solo uno su cento di loro mi ha mostrato una briciola di rispetto. Vivevo nella paura costante», testimonia una donna sotto lo pseudonimo di Elisa. Altre ragazze raccontano di uomini pervertiti con impulsi animaleschi, o di padri che venivano con i loro figli.

Beatrice Bänninger, direttrice di Solidara - associazione zurighese che assiste homeless e prostitute di strada - non è molto d'accordo con il ritratto della città fatto dalla giornalista del Sun: «Difficilmente si può davvero chiamare Zurigo “una nuova capitale del sesso”», spiega, «il settore della prostituzione, inoltre, rappresenta solo lo 0,5% circa del prodotto interno lordo (PIL) totale della Svizzera».

Inoltre, il tabloid strumentalizza certi aspetti «per dipingere un quadro antiquato e unilaterale delle sex worker» che non lesina in stereotipi: «Naturalmente ci sono anche prostitute che hanno una storia difficile. Ma non è legittimo raggruppare un intero settore sulla base di alcuni casi limite».

Secondo Katharina Schorer, portavoce del Dipartimento di sicurezza della Città di Zurigo, le autorità sono attivamente e costantemente impegnate nella lotta contro la tratta delle donne: «Lavoriamo a stretto contatto con diverse ONG e abbiamo anche un centro di consulenza, Flora Dora, per le sex workers (anche di strada) o nel settore delle escort».

Viene citato come positivo l'esempio dei "box del sesso" «dove le prostitute di strada possono svolgere il loro lavoro in sicurezza, perché in ogni cabina c'è un pulsante d'emergenza».

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