Il denaro c'è, ma non si vede. E spesso, per questo, se ne perde il controllo, soprattutto tra i più giovani.
Le indicazioni per correre ai ripari.
BERNA - Gli acquisti non sono mai stati così facili e accattivanti come con le nuove e sempre più indispensabili app di pagamento digitale. Questi strumenti, che rendono più facile la vita quotidiana, aprono a diversi interrogativi e dubbi, soprattutto quando a usarle sono i più giovani.
Sì, perché Twint, ad esempio - il cui uso è raddoppiato lo scorso anno - è disponibile per utenti a partire dai 12 anni. La questione è, tuttavia, che questi adolescenti si ritrovano a gestire del denaro di fatto "invisibile", creando situazioni tali per cui alla loro giovane età abbiano già dei debiti.
«I bambini non riescono ancora a comprendere l'effettivo uso di una carta che appartiene a un conto o alle app di pagamento come Twint», sottolinea alla SRF Nadine Kaufmann del Centro di consulenza sul bilancio e l'indebitamento di Argovia-Soletta. Una situazione che rappresenta una vera sfida in un'età in cui la percezione del rischio è completamente assente. Né tanto meno si riesce a far bene i conti con delle spese che di fatto sono "astratte".
Guardando al futuro, la classica paghetta settimanale o la mancia di cinque o dieci franchi, data in segno di affetto dai nonni ai nipoti, potrebbero essere - se non lo sono già - sostituite da pagamenti via Twint o con carte bancarie. Significa dunque che l'età d'accesso a questi strumenti finanziari digitali potrebbe abbassarsi ulteriormente. «Questioni che preoccupano», dichiara Kaufmann.
Occhio ai pagamenti rateali - Gli effetti dei pagamenti digitali si fanno sempre più sentire sui debiti degli svizzeri. In particolare «la possibilità di acquistare oggi e pagare domani ha un impatto sul bilancio e sul comportamento dei consumatori», ha spiegato l'esperto di prevenzione.
Insomma, per resistere alla tentazione del pagamento facile sarebbe ottimale «un'alfabetizzazione finanziaria», in modo che gli utenti possano guadagnare «autocontrollo e capacità di riflettere», dice Kaufmann. L'esperto è poi risentito nei confronti dei genitori che devono trasmettere ai figli competenza e consapevolezza nella gestione del denaro. Consiglia infatti di parlare «di soldi e costi della vita a casa», per esempio. Il ruolo dei genitori è importante anche in questo settore.
Formazione finanziaria - Raccomanda poi il versamento della paghetta in contanti già all'età della scuola primaria. Oltre a ciò, se si considera il concetto di salario giovanile, i ragazzi dovrebbero già ricevere il denaro per pagare in autonomia le spese necessarie, come l'abbonamento ai trasporti pubblici, i vestiti e le spese per il cellulare. App come Twint, inoltre, offrono la possibilità di stabilire un limite di spesa e i genitori dovrebbero accordarsi in modo specifico con i propri figli. Solo così - conclude - possono imparare a «soppesare gli acquisti necessari rispetto a ciò che desiderano».