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ZURIGOAumenti di prezzo per gli abbonamenti Sunrise. Sono legali?

13.02.24 - 22:30
Un cliente ha avviato una procedura di conciliazione. E l'ha spuntata. Tuttavia secondo gli esperti l'adeguamento è conforme alla legge
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Aumenti di prezzo per gli abbonamenti Sunrise. Sono legali?
Un cliente ha avviato una procedura di conciliazione. E l'ha spuntata. Tuttavia secondo gli esperti l'adeguamento è conforme alla legge

ZURIGO - Una lotta contro i mulini a vento, Davide contro Golia, consumatori contro gli operatori di telefonia mobile: nel quasi oligopolio delle reti di telefonia mobile i clienti si destreggiano a malapena e il malcontento è in aumento. Cruciale, in questo senso, è il quesito riguardo la possibilità che Sunrise e Co. aumentino a piacimento i prezzi degli attuali abbonamenti di telefonia mobile.

Una procedura di conciliazione ha ruotato attorno a questa questione. Tutto è iniziato con un messaggio inviato da Sunrise ai propri abbonati all’inizio dello scorso maggio. La compagnia telefonica ha annunciato che a partire dal 1° luglio 2023 avrebbe aumentato i prezzi dei propri abbonamenti di circa il 4% allo scopo di contrastare l’inflazione.

Nell'informativa era incluso anche l'aggiornamento delle Condizioni Generali (CG) che permette, dal 1° luglio, di adeguare il prezzo dei propri servizi una volta all'anno, senza che i clienti possano chiedere disdetta anticipatamente e gratuitamente a causa dell'aumento. Cosa che invece era possibile prima del 30 giugno.

Vuoi andartene? Non puoi - 20 Minuten riporta il caso di un lettore, M. W. Il suo abbonamento, sottoscritto per 24 mesi all'inizio del 2022, costa improvvisamente 50,96 franchi, invece dei 49 franchi inizialmente previsti. W. si è accorto della situazione solo quando nell'e-banking è stato addebitato il nuovo importo.

Quando l'abbonato di Langwiesen (ZH) si è rivolto a Sunrise, gli hanno risposto che il suo "diritto di disdetta straordinario" era scaduto a fine giugno. Ma l'uomo, non d'accordo, ha voluto avviare una procedura di conciliazione presso l'Ombudscom.

L'Organo di conciliazione delle telecomunicazioni, analizzato il caso, ha stabilito che W. è stato informato in tempo utile, ma che nell'informativa del 2023 non si faceva riferimento a un "diritto di disdetta straordinario".

Inoltre tali adeguamenti contrattuali unilaterali ai contratti con una durata minima non sarebbero da ritenersi validi. Secondo il Mediatore è proprio nella natura di questi contratti il non poter essere modificati da nessuna delle due parti durante la loro durata. «Ciò corrisponde ai principi fondamentali del diritto a cui le parti devono attenersi», viene spiegato.

Alla fine un accordo è stato raggiunto: Sunrise ha rinunciato all'aumento di prezzo «come gesto eccezionale di buona volontà» fino alla scadenza della durata minima originariamente concordata. Eventuali costi aggiuntivi sostenuti finora verranno rimborsati al cliente. L'abbonamento resta comunque in vigore fino alla scadenza del periodo minimo.

L'esito è interessante perché in pratica inficia tutti gli aumenti di prezzo, per la stessa tipologia di contratti, decisi sia da Sunrise che da altri fornitori.

«Semplicemente un aumento illegale» - Non sorprende che la Tutela dei consumatori abbia accolto con favore il punto di vista dell’Ombudscom. «Dal punto di vista della tutela dei consumatori, l'aumento dei prezzi durante la durata minima del contratto è illegale», spiega Daniela Mauchle. La responsabile del servizio giuridico prosegue: «Il fatto che Sunrise parli di "buona volontà" non cambia l'illegittimità dell'aumento».

In realtà l'anno scorso non solo Sunrise, ma anche Swisscom e Salt si sono comportate in modo simile: tutte e tre le compagnie hanno adeguato le loro condizioni generali per poter aumentare i prezzi ogni anno, se necessario, a causa dell'inflazione. Quindi è tutto illegale?

L'avvocato contraddice il difensore civico - Andreas Gautschi, avvocato presso "Beelegal", spiega: «Per quanto l’organo di conciliazione affermi che le clausole di adeguamento non debbano applicarsi ai contratti con una durata minima, io non condivido questo punto di vista». Fa l'esempio degli affitti di superfici commerciali, di solito stipulati anche per periodi limitati, ma con il canone indicizzato all'inflazione, come richiesto dalla legge. «Non si può quindi parlare di un principio fondamentale», afferma Gautschi. «Non mi risulta chiaro se Sunrise abbia espressamente indicato al cliente la clausola di adeguamento e, in caso affermativo, se il cliente l'abbia accettata», aggiunge.

Swisscom si riserva il diritto di aumentare i prezzi - Nel frattempo Sunrise ribadisce di essere stata sufficientemente trasparente: «Abbiamo informato i clienti in modo esaustivo tramite allegati alle fatture, riferimenti sul sito web, comunicati stampa, ecc.». Il diritto di modificare unilateralmente il contratto e il prezzo - viene sottolineato - è previsto nelle Condizioni Generali.

Interpellata, Swisscom ha chiarito che continuerà a riservarsi il diritto di aumentare i prezzi in base all'inflazione. Ma: «Se si verifica un peggioramento a svantaggio del cliente – minor qualità del servizio, prezzo più alto -, questi potrà usufruire di uno speciale diritto di disdetta».

Salt ha aiutato i clienti con soluzioni personalizzate - Più o meno lo stesso ha fatto Salt: «Abbiamo annunciato lo scorso anno, il 18 luglio 2023, che avremmo aumentato i prezzi di listino dei nostri abbonamenti di circa il 3%. Tutti i clienti interessati sono stati informati individualmente nei giorni successivi». Inoltre il servizio clienti ha aiutato i clienti interessati a considerare le possibili alternative al contratto, compreso il diritto di disdetta anticipato.

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