La Russia starebbe lavorando a piani per attaccare i satelliti spaziali con armi nucleari. Che impatto avrebbe su tutti noi?
ZURIGO - Il timore della guerra nucleare non si è mai spento, ma di recente - con i tumulti che scuotono più nazioni al punto da evocare una sorta di terza guerra mondiale frammentata - fa sentire maggiormente la sua presenza. Si vocifera anche che la Russia stia preparando un attacco contro i satelliti e sia pronta a lanciare armi nucleari nello spazio. Ma che impatto avrebbe tutto ciò? Questo ed altri interrogativi sono stati posti da 20 Minuten a Marc Finaud, capo del dipartimento per la proliferazione delle armi presso il Geneva Centre for Security Policy, e ad altri esperti del settore.
Quali potrebbero essere gli obiettivi militari della Russia?
«Ci sono molti satelliti militari nello spazio che vengono utilizzati dalle grandi potenze per l’osservazione o la comunicazione. Altri satelliti civili svolgono comunque funzioni importanti tali da renderli obiettivi attraenti. La Russia sta già cercando di prevenire o interrompere sistemi di osservazione o di comunicazione che potrebbero aiutare l’Ucraina a identificare ed eliminare obiettivi militari russi».
Che impatto avrebbe sulla guerra un attacco simile?
«Senza queste informazioni, l’Ucraina non sarebbe in grado di utilizzare la sua artiglieria e i suoi droni, che fanno affidamento su una navigazione precisa, o i suoi aerei da combattimento».
La Russia potrebbe ottenere un tale vantaggio?
«In linea di principio sì. Ma è probabile che se un satellite americano venisse attaccato e distrutto, gli Stati Uniti reagirebbero e disabiliterebbero i satelliti russi, il che scatenerebbe una pericolosa escalation».
Ma c'è di più, come spiega il collega di Finaud, Jean-Marc Rickli: «I detriti risultanti dalla distruzione potrebbero danneggiare i nostri stessi satelliti. È impossibile controllarne le traiettorie, quindi è un’impresa molto rischiosa».
La Russia lo farebbe davvero?
«L'idea che la Russia possa utilizzare satelliti a propulsione nucleare o addirittura armi nucleari per distruggere altri satelliti non solo sarebbe vietata dal Trattato sullo spazio extra-atmosferico del 1967, ma metterebbe in pericolo i loro stessi satelliti».
Abbiamo bisogno delle armi nucleari per distruggere i satelliti?
No, sottolinea Daryl Kimball, capo della Arms Control Association. «Non è necessaria un'arma nucleare per far esplodere un satellite in orbita», ha spiegato sul Theguardian.com. «Tutti gli strumenti nello spazio sono così sensibili che puoi danneggiarli con molto meno di una detonazione nucleare».
Quali effetti avrebbe oggi una detonazione nucleare nello spazio?
«Potrebbe disabilitare migliaia di satelliti in orbita in un colpo solo», ha spiegato su Wsj.com Matt Field, un esperto spaziale dell'aeronautica americana. Le radiazioni, infatti, si diffondono molto più lontano nello spazio perché ci sono poche molecole che possono assorbirle, ha aggiunto.
Un’esplosione nucleare nello spazio è pericolosa anche per la Terra?
«Secondo le conoscenze attuali no. L'atmosfera protegge ogni giorno la Terra dalle radiazioni spaziali mortali e farebbe lo stesso in caso di detonazione nucleare nello spazio».
Quali sarebbero le conseguenze?
«Le comunicazioni spaziali, la televisione e la radio, la navigazione satellitare e altre risorse da cui dipende il mondo moderno sarebbero interrotte per anni, ovunque. Inoltre potrebbe innescare un aumento esponenziale dei detriti spaziali e, in definitiva, alla cosiddetta sindrome di Kessler secondo cui l’enorme quantità di detriti rende lo spazio inaccessibile e quindi inutilizzabile».
Esiste qualche esperienza con le armi nucleari nello spazio?
«Poche. Nel 1962, gli Stati Uniti fecero esplodere una testata nucleare ad un'altitudine di 400 chilometri come parte del test sulle armi nucleari Starfish Prime. La detonazione è stata così potente che alle Hawaii sono state danneggiate apparecchiature elettroniche e centinaia di lampioni. Inoltre furono distrutti tre satelliti e almeno altri sei furono resi inutilizzabili dalle radiazioni».