Prima volta in Svizzera di un voto su una questione simile
STECKBORN - Gli abitanti di Steckborn, nel canton Turgovia, si sono chiaramente opposti ieri sera alla chiusura di un centro d'asilo della Confederazione, proposta da un movimento cittadino. Era la prima volta in Svizzera che si svolgeva un voto su una questione simile.
Dopo quasi due ore di discussioni, i residenti si sono pronunciati a larga maggioranza in favore del mantenimento della struttura per richiedenti asilo sul territorio del comune turgoviese. Solo poche decine di persone, sulle 692 che hanno preso parte all'assemblea straordinaria, si sono schierate per la chiusura.
Il movimento cittadino voleva rescindere il contratto tra il comune (circa 4000 abitanti) e la Segreteria di Stato della migrazione (SEM). Lo scorso mese di dicembre aveva depositato 130 firme, il che ha aperto le porte allo svolgimento dell'assemblea.
Si trattava di una prima in Svizzera, ha spiegato a Keystone-ATS il portavoce della SEM Reto Kormann. L'addetto stampa si è detto sollevato e fiero di questa decisione chiara e democratica in favore del centro federale.
Secondo i membri del movimento, parte della popolazione non voleva che i richiedenti fossero ospitati nella località affacciata sul lago di Costanza per ragioni di sicurezza. Sono stati evocati furti, minacce, molestie, risse, violazioni di domicilio, atti di inciviltà e dovuti al consumo di alcolici.
Argomentazioni che la polizia turgoviese ha respinto. Stando alle forze dell'ordine, da un punto di vista statistico "non ci sono indicazioni che il centro abbia un impatto negativo sulla situazione della sicurezza a Steckborn".
La Confederazione ha affittato la struttura della protezione civile nel 2016 come alloggio temporaneo di emergenza in caso di situazioni tese in materia d'asilo. Essa è rimasta vuota per molto tempo, ma con lo scoppio della guerra in Ucraina è stata occupata dal 2022.