La stipula di una complementare prima della nascita può indurre a una falsa sensazione di sicurezza. Ecco cosa bisogna sapere
ZURIGO - Spesso i futuri genitori assicurano il loro bambino presso una cassa malati ancora prima della nascita, nella speranza di poter stipulare assicurazioni complementari senza un esame dello stato di salute del neonato, evitando così riserve o addirittura esclusioni. Tuttavia, non è così semplice.
Un’indagine del servizio di confronti online Comparis mostra che 11 delle 12 principali casse malati del Paese hanno ormai inserito clausole che consentono di ridurre le prestazioni nell’ambito delle assicurazioni complementari ospedaliere. Oppure la possibilità di stipulare il rispettivo prodotto assicurativo solo a parto avvenuto.
«Problematico a causa dei limiti delle prestazioni dell’assicurazione di base» - Le assicurazioni complementari prevedono in particolare riserve o esclusioni a posteriori in caso di infermità congenite, vale a dire problemi di salute causati da fattori genetici o insorti durante la gravidanza o il parto. Tra questi possono esserci difetti cardiaci congeniti, l’epilessia o anche la trisomia 21.
«Ciò significa che, di fatto, se a parto avvenuto si rilevano le cosiddette "infermità congenite", per i bambini non vi è alcuna possibilità di stipulare assicurazioni ospedaliere Flex, semiprivate o private, anche se vengono assicurati dai loro genitori prima della nascita», afferma Felix Schneuwly, esperto Comparis in assicurazione malattia.
Promesse fuorvianti sui siti web - A volte la limitazione delle prestazioni emerge solo leggendo le clausole scritte in piccolo. L’esempio più palese è Swica. L’assicurazione indica sul suo sito web: «Con Hospita Plus, vostro figlio può passare fino al 40esimo anno d’età all’assicurazione ospedaliera semiprivata o privata senza l’esame dello stato di salute». Su richiesta di Comparis, tuttavia, la compagnia assicurativa precisa quanto segue: «Come per qualsiasi analisi del rischio, è possibile che un’assicurazione complementare venga rifiutata o che si determini un’esclusione. Possono essere escluse anche le infermità congenite».
Non si fa menzione di possibili limitazioni retroattive neanche presso EGK. «L’iscrizione del bambino a un’assicurazione complementare prima della nascita comporta diversi vantaggi: il bambino è assicurato dal primo minuto di vita, non è richiesto l’esame dello stato di salute. La registrazione prenatale può essere effettuata a tutti i livelli di assicurazione con reparto ospedaliero comune/privato/semiprivato/Flex». Nelle «Condizioni aggiuntive per l’assicurazione» si riporta tuttavia ciò che la cassa malati conferma su richiesta di Comparis: «Per le categorie assicurative con reparto ospedaliero semiprivato o privato, se nel primo anno di vita del bambino viene constatata un’infermità congenita, la stessa rientra automaticamente in una riserva con effetto retroattivo».
«La promessa di non effettuare un esame dello stato di salute al momento della stipula del contratto prenatale è fuorviante se di fatto se ne prevede uno a nascita avvenuta», spiega Schneuwly.
Stipula possibile solo presso CSS, Groupe Mutuel e Sanitas - Sul sito web di Sympany le esclusioni retroattive per le coperture ospedaliere private sono indicate in modo trasparente. Presso Atupri, Assura, Concordia, Helsana e KPT non è possibile stipulare assicurazioni ospedaliere private prima della nascita. Anche in questo caso ciò viene dichiarato con trasparenza. Di conseguenza, è possibile che per le richieste assicurative postnatali vengano escluse eventuali infermità congenite.
Solo presso CSS, Groupe Mutuel e Sanitas i genitori hanno la possibilità di stipulare anche assicurazioni complementari ospedaliere prima della nascita senza un successivo esame dello stato di salute per la copertura esistente. Tuttavia, presso CSS questo vale per l’assicurazione ospedaliera myFlex Premium e presso Sanitas solo se almeno un genitore ha stipulato il prodotto desiderato.
«Ai genitori che desiderano stipulare un’assicurazione malattia complementare per il proprio figlio prima della nascita si consiglia di accertarsi se, in particolare nel caso delle assicurazioni complementari ospedaliere, a parto avvenuto possono essere escluse prestazioni mediche qualora vengano rilevate infermità congenite non note prima della nascita», afferma l’esperto Comparis.
Assicurazioni complementari ambulatoriali: iscrizione prima della nascita comunque indispensabile - In ogni caso, non è questione di vita o di morte, ma di comfort nel contesto delle cure ospedaliere. Con un’iscrizione del nascituro, tutte le casse malati interpellate da Comparis concedono l’accesso senza riserve ai prodotti assicurativi per neonati con diverse assicurazioni complementari ambulatoriali. È possibile anche stipulare un’assicurazione infortuni e invalidità.
Il nocciolo della questione resta tuttavia l’iscrizione prenatale. In caso di infermità congenite infatti, a posteriori non ci si può aspettare accondiscendenza. «Questo può essere molto problematico, perché l’assicurazione invalidità o l’assicurazione di base prevedono dei limiti di prestazione. Soprattutto cure, terapie o ausili costosi vengono finanziati solo in parte o non vengono finanziati affatto», spiega Schneuwly. Anche in termini di prevenzione e riabilitazione le prestazioni prevedono dei limiti.
In particolare in età adulta, la mancata iscrizione prenatale talvolta può comportare serie difficoltà, dal momento che l’assicurazione invalidità paga le necessarie misure mediche per le infermità congenite solo fino al compimento del 20º anno di età. Dopodiché, senza adeguate coperture aggiuntive per le infermità congenite, vengono rimborsate solo le prestazioni considerevolmente inferiori dell’assicurazione di base.