Con 10 milioni di abitanti, in Svizzera serviranno sempre più zone edificabili. «Quelle attuali non bastano».
ZURIGO - «Perché i terreni fuori città vengono ancora utilizzati per il mais da foraggio?». Se lo chiede Martin Hofer, architetto e cofondatore della società di consulenza Wüest Partner. La domanda nasce da una considerazione: con la crescita della popolazione prevista nei prossimi anni in Svizzera, serviranno sempre più zone edificabili. E quelle presenti ora non saranno sufficienti. Da qui, l'idea di "guardare" all’esterno dei centri abitati.
Come riporta la NZZ, il bisogno di spazio abitativo oggi è più alto che mai. Secondo le previsioni dell'Ufficio federale di statistica (UST), la Svizzera raggiungerà la soglia dei 10 milioni di abitanti tra il 2034 e il 2040. Il compito della Confederazione e dei Cantoni è quello di garantire un numero sufficiente di zone edificabili. Ma, come fa notare Daniel Steffen, economista dell’università di Lucerna, «le riserve difficilmente saranno sufficienti ad accogliere l'intera crescita demografica prevista». Inoltre, aggiunge Hofer, «è troppo facile sommare tutte le zone edificabili disponibili. Si tratta di un approccio puramente urbanistico. Le riserve devono essere disponibili nel posto giusto».
Stando a un recente rapporto dell'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) gli stabili fuori dalle zone edificabili sono molto più numerosi di quanto si pensasse finora. Rispetto ai precedenti rilevamenti - l'ultimo risale al 2019 - il numero è aumentato di 23'000 unità, raggiungendo quota 618'000. Il cantone che ospita il maggior numero di questi immobili è Berna (82'000), seguito da Grigioni (33'000), San Gallo (31'000), Vallese (29'000), nonché Lucerna e Ticino (entrambi 28'000).Non solo: i costi dei terreni edificabili sono in grande crescita. A Zurigo, per esempio, si devono prevedere prezzi fino a 12’000 franchi per metro quadro, anche per progetti di edilizia residenziale di piccole dimensioni. Ciò significa da tre a quattro milioni di franchi per un piccolo appartamento.
In generale, come sottolineato dal Consiglio federale in risposta a un’interpellanza di Michael Töngi (Verdi), si osserva una «tendenza ascendente nei prezzi dei terreni». Questo segnale può avere diversi effetti sul mercato. «È possibile - spiega l’esecutivo - che vengano estromesse dal mercato le economie domestiche con minori possibilità finanziarie».
Da qui la proposta di guardare fuori dai centri urbani, “liberando” gli spazi aperti vicino alle città per la costruzione di abitazioni: «L’utilizzo di queste aree - aggiunge Hofer - deve essere soggetto a determinate condizioni, come metodi di costruzioni ecologici. Inoltre, è necessaria una percentuale di alloggi a prezzi popolari». Per l’architetto, solo nelle aree vicino a Zurigo, le nuove zone potrebbero ospitare diverse migliaia di residenti. «Se invece continuiamo con la stessa politica degli ultimi anni, l'aumento del prezzo delle abitazioni nei centri urbani continuerà a peggiorare».