Agli studi legali è stata concessa una tariffa oraria di 350 franchi.
ZURIGO - Il 20 febbraio 2024 è arrivata la notizia, per certi versi inattesa: il Tribunale cantonale di Zurigo ha annullato «per gravi vizi di procedura» la condanna di prima istanza contro l’ex Ceo di Raiffeisen Pierin Vincenz risalente al 13 aprile del 2022. Condanna a tre anni e 9 mesi di detenzione da scontare per le accuse di ripetuta appropriazione indebita, ripetuta amministrazione infedele, falsità in documenti, truffa, tentata truffa e corruzione passiva.
Ma ciò che farà sicuramente ancor più discutere è quanto costerà ai contribuenti del Canton Zurigo questa decisione che porta il Ministero pubblico a presentare un nuovo atto d'accusa al Tribunale distrettuale.
I conti li ha fatti il Blick e sono considerevoli: in totale il tribunale superiore ha riconosciuto ai sette imputati e ai diversi attori coinvolti 436'879 franchi per le spese sostenute nell'ambito del processo di ricorso. Agli studi legali è stata concessa una tariffa oraria di 350 franchi – IVA inclusa - ovvero 377 franchi, anche se il compenso dei singoli avvocati difensori variava notevolmente. Ad esempio, l’avvocato Lorenz Erni (74), che rappresenta Vincenz, ha richiesto 92,05 ore di lavoro ricevendo 34'698 franchi. «Risarcimento concesso in conformità con i requisiti legali», fanno sapere dal tribunale.
In ogni caso la conclusione è certa: il rinvio al Ministero pubblico - come precisato in passato - è una decisione tecnica e non interviene sulla questione della colpevolezza o dell'innocenza. E ora, spese a parte - seppur considerevoli - l’intera vicenda dovrà essere di nuovo giudicata.