Sotto la lente, in particolare, il tema del finanziamento.
BERNA - Le relazioni tra Stato e Chiese, in particolare le questioni legate al finanziamento di queste ultime, saranno analizzate a fondo. Lo ha chiesto il Consiglio nazionale approvando un postulato dell'ex deputato Roland Fischer (PVL/LU).
Le comunità religiose, in particolare le Chiese nazionali, forniscono molti servizi essenziali e preziosi nel campo sociale. Tali prestazioni sono riconosciute e devono essere valutate al loro giusto valore, ma è necessario disciplinare in modo chiaro e trasparente la concessione dei contributi statali, ha sostenuto Kathrin Bertschy (PVL/BE).
La trasparenza già esiste, ha replicato Gregor Rutz (UDC/ZH). La regolamentazione tra Chiesa e Stato è il frutto del federalismo e ogni cantone, per ragioni storiche, ha un sistema diverso. La Confederazione deve riconoscerlo e non deve occuparsi di ciò che accade all'interno dei cantoni in materia religiosa, ha, invano, aggiunto.
Il Consiglio nazionale ha invece detto "no", con 176 voti contro 13 e 4 astenuti, alla richiesta di identificare misure che permetterebbero di ridefinire il rapporto tra Stato e Chiesa. Questo punto del postulato voleva valutare la sostituzione della prassi attuale con mandati di prestazione. Questa è una questione di esclusiva competenza cantonale, ha fatto notare il consigliere federale Beat Jans.