Un'analisi di laboratorio mette in guardia sull'utilizzo delle Iqos Terea: «Contengonono sostanze cancerogene»
BERNA - Un'analisi di laboratorio ha dimostrato che le sigarette elettroniche della marca Iqos Terea contengono sostanze cancerogene o corrosive.
Per conto della sezione regionale Berna-Soletta-Friburgo della Croce Blu, un laboratorio austriaco ha esaminato la presenza di sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) in quattro stick di tabacco. Queste sostanze chimiche, indica un comunicato diramato oggi, vengono collegate a una serie di problemi di salute e anche ambientali: denominati anche "forever chemicals", sono molto resistenti ai processi naturali di degradazione.
Gli stick contengono acido perfluorodecanoico (PFDA), acido perfluoroesano (PFHxA), acido perfluorobutanoico (PFBA) e acido perfluoroesansolfonico 4:2 (4:2 FTS). Questi possono provocare gravi corrosioni della pelle e gravi danni agli occhi o sono cancerogeni, aggiunge la Croce Blu.
Il produttore Philip Morris ha tuttavia sottolineato nei confronti dell'agenzia Keystone-ATS che le sue Iqos se la cavano meglio rispetto alle normali sigarette. «I risultati dei nostri test dimostrano che Iqos riduce significativamente i valori soglia medi delle sostanze chimiche nocive o potenzialmente dannose rispetto alle sigarette».
Anche questo prodotto non è privo di rischi, ma per i fumatori adulti è comprovatamente migliore passare dalle normali sigarette a Iqos, prosegue Philipp Morris. Per capire la differenza tra i due prodotti - aggiunge - bisogna comparare l'aerosol di Iqos con il fumo di sigaretta. Per quanto riguarda i risultati di laboratorio, l'azienda non può prendere posizione in quanto non dispone dei risultati dettagliati.