La politica chiede chiarimenti sul piano di acquisizione di Vodafone Italia.
BERNA - I piani di Swisscom per l'acquisto dell'operatore di telefonia mobile Vodafone Italia stanno occupando i parlamentari. La direzione di Swisscom, il cui 51% è di proprietà della Confederazione, è stata invitata da diverse commissioni a fornire spiegazioni.
La presidente della commissione delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati, Marianne Maret (Centro/VS), ha confermato oggi a Keystone-ATS la notizia in questo senso pubblicata dal Tages-Anzeiger. Anche l'omonima commissione del Consiglio nazionale ha invitato il gigante blu, ha confermato il vicepresidente Thomas Hurter (UDC/ZH).
Secondo il Tages-Anzeiger, pure le commissioni dell'economia e dei tributi hanno intenzione di esaminare l'acquisizione. In entrambe le Camere sono inoltre stati presentati atti parlamentari per "chiarire le regole del gioco" per le aziende federali in concorrenza con il settore privato.
"Cifra spaventosa"
Dopo settimane di indiscrezioni di stampa, ieri Swisscom ha annunciato di essere in "trattative esclusive" con la britannica Vodafone per l'acquisizione completa di Vodafone Italia.
L'offerta di Swisscom sembra aver convinto il colosso britannico: la società mette sul piatto 8 miliardi di euro (7,6 miliardi di franchi) per prendere il controllo di Vodafone Italia nella speranza di diventare il numero due del settore nella Penisola. "Sono sorpresa e anche un po' preoccupata", afferma Marianne Maret sul quotidiano zurighese, "perché la cifra è spaventosa".
Rischi per i contribuenti
L'UDC era già scesa in campo, sottolineando che le "avventure" internazionali di Swisscom in Ungheria, India, Malesia, Germania e Italia hanno comportato perdite. Nel caso dell'operatore, di cui la Confederazione detiene la maggioranza, sono lo Stato e i contribuenti a dover rispondere dei rischi assunti dall'azienda, ha sottolineato il partito in un comunicato stampa.
In seguito all'acquisizione, Swisscom intende fondere Vodafone con la sua controllata Fastweb, che opera principalmente nell'accesso a Internet. Secondo gli analisti citati da awp, tale fusione, in caso di successo, creerebbe «un importante concorrente nel mercato delle telecomunicazioni più competitivo d'Europa». L'operazione dovrebbe inoltre generare significative sinergie di costo. È probabile però che l'indebitamento di Swisscom aumenti a seguito di questa transazione: il debito netto dovrebbe passare dai 7,7 miliardi di franchi della fine dell'anno scorso a 15,3 miliardi.