Nel sondaggio, commissionato da tre associazioni, emerge anche la contrarietà alla patente ai 16enni.
BERNA - Sette persone su dieci in Svizzera sono contrarie alla riduzione delle pene per i reati di guida spericolata. Dodici anni dopo la sua introduzione, il programma Via Sicura sembra aver conquistato la maggioranza dei cittadini, stando un sondaggio commissionato da tre associazioni attive nella sicurezza stradale.
Tra i comportamenti a rischio al volante, gli intervistati si sono dimostrati più preoccupati per la distrazione causata dall'uso del cellulare. Seguono la guida sotto l'effetto di alcol o droghe, precisano le associazioni "Al volante mai", Croce blu Svizzera e RoadCross Svizzera.
Contro la patente a 16 anni
In generale, la maggioranza della popolazione ritiene che la circolazione stradale sia "sicura" (52%) o "molto sicura" (17%). La velocità e il controllo della velocità sono i temi più frequentemente citati quando si chiede ai partecipanti cosa significhi per loro sicurezza stradale.
Quasi il 70% afferma che la prevenzione degli incidenti è innanzitutto una questione di responsabilità individuale. Solo un quarto degli intervistati attribuisce questa responsabilità principalmente allo Stato. Secondo il sondaggio, la formazione iniziale dei conducenti, le infrastrutture stradali e le normative vigenti sono le misure più efficaci per migliorare la sicurezza.
Oltre l'80% degli intervistati si oppone all'allentamento del limite legale di alcolemia o all'uso dei telefoni cellulari al volante. Un'ampia maggioranza rimane contraria anche alla patente a partire dai 16 anni.
Caschi obbligatori per le due ruote
Tra le misure concrete citate nel sondaggio, i partecipanti sono stati particolarmente favorevoli all'obbligo di indossare il casco sulle biciclette elettriche (79%) e non elettriche (63%).
I dispositivi di blocco dell'accensione dei veicoli in caso di alcolemia troppo elevata raccolgono il favore di due terzi degli intervistati. Nell'ambito di Via Sicura era inizialmente previsto che i conducenti a cui era stata ritirata la patente a causa di reati legati all'alcol fossero obbligati a guidare per cinque anni auto dotate di dispositivi per il controllo dell'alcolemia. Questa disposizione è stata poi abbandonata.
Questi risultati si basano su un sondaggio condotto su oltre 1'200 persone dall'istituto gfs-Zürich lo scorso novembre e dicembre per conto delle tre associazioni.