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SVIZZERAEcco la nuova base legale per l'imposizione del telelavoro dei frontalieri

01.03.24 - 11:12
Il Consiglio federale ha licenziato oggi il relativo messaggio, che si applica alle soluzioni già negoziate con Francia e Italia.
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Fonte ATS
Ecco la nuova base legale per l'imposizione del telelavoro dei frontalieri
Il Consiglio federale ha licenziato oggi il relativo messaggio, che si applica alle soluzioni già negoziate con Francia e Italia.

BERNA - Per garantire che il telelavoro dei frontalieri possa continuare a essere tassato in Svizzera occorre modificare la legislazione. Il Consiglio federale ha licenziato oggi il relativo messaggio, che si applica alle soluzioni già negoziate con Francia e Italia. Come noto, in seguito alla pandemia in Svizzera è aumentato fortemente il ricorso al telelavoro, una tendenza che per il governo «lascerà un segno duraturo sul mondo del lavoro». Ciò vale anche per i frontalieri, il cui lavoro a domicilio va però in contrasto con il diritto fiscale.

Le convenzioni per evitare le doppie imposizioni (CDI) prevedono infatti che l'attività lavorativa dipendente viene tassata nello Stato in cui si è svolta fisicamente. Con il telelavoro sarebbe dunque responsabile il Paese di residenza dell'impiegato e non quello dove ha sede il datore di lavoro. Per risolvere il problema, la Svizzera ha negoziato accordi con l'Italia e la Francia. Grazie a queste intese il telelavoro di un frontaliere può continuare a essere tassato in Svizzera fino a un certo limite (in Italia fino al 25% del tempo di lavoro annuale, in Francia fino al 40%).

La nuova Legge federale sull'imposizione del telelavoro in ambito internazionale permetterà di creare le relative basi legali a livello nazionale.

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