SVIZZERA/ ITALIAStrage di piazza della Loggia: uno degli autori risiede nei Grigioni?

LANDQUART(GR) / BRESCIA - Appena cominciato ed è già stato posticipato a giugno il processo per la strage di piazza Loggia a Brescia.

L’azione terroristica di estrema destra, avvenuta il 28 maggio 1974 a Brescia, provocò 8 morti e oltre 100 feriti. Due gli imputati: Roberto Zorzi e Marco Toffaloni, allora 17enne. Quest’ultimo, stando a quanto riporta la SRF, sarebbe oggi residente nei Grigioni.

Originario del Veneto, Toffaloni, oggi cittadino elvetico, è residente dagli anni Ottanta nella Confederazione con il nome di Franco Maria Muller. Dopo il divorzio, si è trasferita da Sciaffusa a Landquart. Stando alle testimonianze raccolte, l'uomo non esce mai di casa e i residenti non lo vedono da settimane.

Accusato di essere uno degli esecutori materiali dello scoppio della bomba durante una manifestazione indetta dal Comitato permanente antifascista e dalle segreterie provinciali della Cgil, Cisl e Uil, Toffaloni, ai tempi studente del liceo scientifico di Verona, frequentava gli ambienti dell’estrema destra. Secondo le indagini dei pm di Brescia, "tomaten" (così era soprannominato) avrebbe detto a un amico, in riferimento alla strage, “Son sta mi”. Inoltre, avrebbe collocato l'ordigno in un cestino dei rifiuti.

Poiché minorenne all’epoca dei fatti, l’uomo, nonostante oggi abbia 67 anni, deve essere processato dal tribunale dei minori. In caso di condanna, in quanto cittadino svizzero, non può essere estradato. Secondo la legge svizzera, il reato è caduto in prescrizione.