Il settore avrà a disposizione a partire dal 2025 circa 100 milioni di franchi all'anno in meno.
BERNA - Le misure di risparmio e il taglio del contributo al settore dei politecnici federali (PF) di 100 milioni una tantum annunciato dal Consiglio federale a fine gennaio avranno gravi conseguenze sull'attuazione di iniziative strategiche e su alcuni progetti di importanza nazionale. A lanciare l'allarme è il Consiglio dei PF, secondo cui la mancanza di fondi intralcia l'adempimento dei compiti a beneficio dell'economia e della società svizzere.
In una nota odierna, l'organo di sorveglianza ricorda che il settore dei politecnici avrà a disposizione a partire dal 2025 circa 100 milioni di franchi all'anno in meno rispetto a quanto previsto, ai quali si aggiunge la riduzione una tantum decisa dal governo.
Nel 2025 quindi mancheranno ben 200 milioni: queste ingenti riduzioni indeboliscono l'intero settore, sottolinea il Consiglio dei PF. Nella nota si precisa che le riserve vengono gestite attivamente e nel 2023 sono state ridotte di 180 milioni di franchi. Vengono investite nell'insegnamento, nella ricerca e in progetti per le infrastrutture edilizie di estrema urgenza. Le riduzioni annunciate comportano un deficit strutturale che non può essere compensato sul lungo termine con le riserve.
Di fronte alla limitatezza delle risorse finanziarie, l'organo di sorveglianza ha deciso di non portare avanti alcuni progetti e iniziative già previste e di dare la precedenza agli investimenti per potenziare le infrastrutture di ricerca esistenti, in particolare nell'ambito della digitalizzazione.
A farne le spese saranno gli investimenti in nuove infrastrutture di ricerca, che il Fondo nazionale svizzero (FNS) reputava di interesse nazionale. Uno dei progetti prevedeva lo sviluppo di soluzioni innovative nel settore dell'agricoltura sostenibile, mentre un altro si sarebbe concentrato sull'approfondimento della ricerca nel campo della microscopia elettronica in Svizzera.
Il settore d'azione dell'organo di sorveglianza comprende i due politecnici federali di Zurigo e Losanna, l'Istituto Paul Scherrer (PSI), l'Istituto Federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL), il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (Empa) e l'Istituto federale per l'approvvigionamento, la depurazione e la protezione delle acque (Eawag).