La busta paga dei membri dell’esecutivo viene “rimpolpata” ogni anno per far fronte all'inflazione, ma c'è chi è contrario.
BERNA - Se non tutti nel 2023 hanno potuto beneficiare di un adeguamento verso l'alto dello stipendio per far fronte al carovita c'è chi, come i nostri consiglieri federali, è invece abituato a godere di questo tipo di benefit. E in maniera sostanziale (e sostanziosa).
Come scrive il Blick i sette membri dell'Esecutivo federale hanno ottenuto (per la seconda volta in due anni) un aumento di 5'000 franchi per il 2024, che porta il loro stipendio annuo a più di 470mila franchi. L'incremento dell'anno scorso, invece, era stato più sostanzioso: ben 11'421 franchi.
A decidere degli adeguamenti di questo tipo è - in un singolare caso non privo di conflitto d'interessi - lo stesso Consiglio Federale.
Questo perché il Parlamento ha decretato che i sette membri dell'esecutivo ricevano (in percentuale) gli stessi aumenti del personale amministrativo federale che sono decisi da una mediazione fra le associazioni del personale federale e... proprio l'esecutivo.
Una situazione, questa, che non va proprio giù al consigliere nazionale dell'Udc, David Zuberbühler: «È inconcepibile che, in un presente dove tantissimi cittadini devono stringere la cinghia e contare ogni centesimo, i signori consiglieri ricevano questo tipo di stipendio e questo tipo di adeguamento», chiosa.
Fra gli altri privilegi nel mirino del parlamentare argoviese c'è il rimborso forfettario di 30mila franchi all'anno per i trasporti, l'abbonamento generale prima classe e quello agli impianti di risalita.
Per questo motivo Zuberbühler ha proposto un'iniziativa parlamentare che chiede che dal 2025 in poi non si proceda con ulteriori adeguamenti verso l'alto. Secondo lui, infatti, l'attuale stipendio da quasi mezzo milione «è più che sufficiente».