Ecco la Svizzera di oggi: due spade di Damocle, casse malati e prezzi alle stelle. Meglio non fare più figli.
BERNA/LUGANO - Cinque svizzeri su dieci hanno uno stipendio che a malapena permette loro di arrivare a fine mese. Il 93% delle famiglie valuta di aumentare la propria percentuale lavorativa per motivi finanziari. I costi eccessivi della vita sono un buon motivo per quattro famiglie su dieci a rinunciare ad avere figli, e tra tutte le regioni linguistiche, il Ticino è quella che se la passa peggio. Questa è la Svizzera di oggi. Questa è l’impietosa fotografia che viene fuori dal barometro annuale delle famiglie.
Pax e Pro Familia Svizzera hanno intervistato 2’123 famiglie, di cui 190 in Ticino. Diverse le aree tematiche affrontate: si va dalla situazione economica, fino alla previdenza, passando per le coperture finanziarie, nonché la conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare.
Casse malati e prezzi alti - Ebbene, in tutto ciò ci sono due assilli che fanno da leitmotiv al vivere quotidiano degli svizzeri: gli aumenti delle casse malati e il generale aumento dei prezzi. Due preoccupazioni che sono aumentate notevolmente rispetto allo scorso anno. “Le questioni finanziarie – dice il rapporto - sono particolarmente prevalenti in Ticino, così come nelle famiglie monoparentali e in quelle con un reddito fino a 120'000 franchi. Ciò dimostra che l’aumento dei prezzi sta mettendo a dura prova anche il ceto medio”. La percentuale di famiglie il cui reddito è insufficiente o scarso è particolarmente elevata nella Svizzera italiana e ciò si ripercuote sulle possibilità di mettere da parte dei soldi per i periodi peggiori. A livello svizzero circa il 30% non riesce a risparmiare. Più di un terzo (37%) delle famiglie può mettere da parte un massimo di 500 franchi al mese. Rispetto all’anno scorso, le famiglie considerano complessivamente ridotte le loro possibilità di risparmio. Situazioni che hanno portato la metà delle famiglie intervistate (49%) a considerare di aumentare il grado di occupazione professionale.
Pessimismo – Con queste premesse è inevitabile che sia diffuso tra le famiglie un forte sentimento di pessimismo, che si è ulteriormente accentuato rispetto allo scorso anno. Quasi quattro quinti delle famiglie (79%) si aspettano un peggioramento della situazione generale nei prossimi tre anni (anno precedente: 68%). La percentuale di famiglie che prevedono un forte peggioramento è particolarmente elevata in Ticino, nelle famiglie monoparentali e in quelle con un reddito fino a 100’000 franchi.
Il sogno di avere più soldi – Se c’è qualcosa in grado di portare un po’ di serenità nel tran tran quotidiano delle famiglie svizzere, questa sarebbe senza ombra di dubbio la possibilità di disporre di maggiori risorse finanziarie. Peraltro, questo fattore è estremamente rilevante nella Svizzera italiana, soprattutto nelle famiglie monoparentali e in quelle con un reddito fino a 120’000 franchi. Non solo soldi: anche trascorrere più tempo libero con la famiglia e ridurre il livello di stress gioverebbe alla propria vita, secondo gli intervistati.
I costi inibiscono la crescita della famiglia - Per quattro famiglie svizzere su dieci, i costi sono un motivo per non avere più figli. Il 15% degli intervistati ha dichiarato che i costi troppo alti sono la ragione principale per non mettere al mondo figli, e rappresenta una delle tante ragioni per il 26% della popolazione. I fattori finanziari influenzano quindi anche la crescita e la struttura per età della popolazione.