A livello complessivo, nel 2023, calano i decessi ma aumentano i feriti gravi.
BERNA - Nel 2023 sulle strade svizzere hanno perso la vita 236 persone - 5 in meno rispetto al 2022 - mentre sono 4096 i feriti gravi, dato in crescita di 94 casi. È quanto emerge dalle statistiche sugli incidenti del 2023 pubblicate dall'Ufficio federale delle strade (USTRA) che però evidenziano un incremento nel numero di vittime tra i ciclisti, i motociclisti e i pedoni.
Le cifre rimangono elevate, come nel 2022: il dato sui decessi (236) è il secondo peggiore degli ultimi cinque anni, quello dei feriti gravi il più alto dell'ultimo decennio. Si osserva quindi un ulteriore peggioramento dell'incidentalità grave (persone morte o che hanno riportato lesioni serie).
Categoria di utenti - Automobilisti. Il numero di decessi fra gli occupanti di autovetture è sceso a 75 unità (12 in meno rispetto al 2022) e il numero di feriti gravi a 719 (49 in meno). La diminuzione più significativa del totale degli infortunati gravi si è registrata nella fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni (-30) e tra gli over 75 (-18). In tre casi su quattro, gli incidenti in cui il conducente è deceduto o ha riportato lesioni gravi (594 persone in totale; 200 infortunati gravi erano passeggeri) hanno avuto come responsabile principale il conducente stesso. Di questi, 99 guidavano in stato di ebbrezza (+10 rispetto al 2022) e 81 viaggiavano a una velocità non adeguata (+20). Rispetto all’anno precedente, spossatezza e sonnolenza (inclusi i colpi di sonno) nonché fattori medici (p. es. debolezza, guida sotto l’effetto di stupefacenti) figurano tendenzialmente meno spesso tra le cause principali di sinistri con infortunio grave del conducente.
Motociclisti - Nel 2023 hanno perso la vita 50 motociclisti (+4 rispetto al 2022) e 1160 hanno riportato ferite gravi (+97). L’aumento degli infortunati gravi si osserva soprattutto tra gli adolescenti e i giovani adulti (fascia 15–17 anni: +32; fascia 18–24: +43; cfr. figura 2). La diminuzione più significativa interessa i 65– 74enni (-14). Dei 1169 motociclisti rimasti vittime di infortunio grave mentre erano alla guida, il 67% circa è stato responsabile dell’incidente (41 infortunati gravi erano passeggeri). Le cause principali più frequenti sono state, ancora una volta, velocità (208 motociclisti, +12 rispetto al 2022) seguita da disattenzione e distrazione (194, +43). Sbandamento o perdita di controllo continua a essere la dinamica predominante in questa categoria di sinistri (530; +15 rispetto al 2022). Un incremento importante si registra però anche per altre due tipologie: tamponamenti (159 infortunati gravi; +22) e sorpasso/cambio di corsia (109; +34). Anche tra gli elettrociclisti sono diminuiti i decessi (da 23 a 16), mentre è cresciuto del 6,3 per cento il numero di feriti gravi (595). I ciclisti deceduti sono 26, ovvero 7 in più rispetto all'anno precedente (+36,8%), quelli gravemente feriti sono scesi invece a 733 (-4,7%). Tra i pedoni l'aumento è stato generalizzato, con 42 morti e 476 feriti gravi, pari rispettivamente a una crescita del 16,7 e del 7 per cento. Spicca inoltre l'incremento dei decessi sulle strisce pedonali (9 nel 2022, 24 nel 2023). Infine, 50 motociclisti sono morti in seguito a incidenti (+4) e 1160 hanno riportato lesioni serie (+9,1%).
Elettrociclisti - Anche tra gli elettrociclisti sono diminuiti i decessi (da 23 a 16), mentre è cresciuto del 6,3 per cento il numero di feriti gravi (595).
Ciclisti - Nel 2023 26 ciclisti hanno perso la vita (+7 rispetto al 2022) e 733 sono rimasti gravemente feriti (-36). In confronto all’anno precedente, il calo più significativo interessa le fasce di età tra i 15 e i 17 anni (- 15) e tra i 45 e i 64 anni (-29; cfr. figura 3). Per contro, è aumentato il dato relativo alla fascia 25–34 anni (+15). Dei 759 ciclisti alla guida vittime di infortunio grave, poco meno del 66% sono risultati essere responsabili del sinistro (nessun infortunato grave tra i passeggeri). In testa alle cause principali si registra disattenzione e distrazione (96 ciclisti gravemente infortunati). È aumentato il numero di incidenti per eccesso di velocità (74 ciclisti gravemente infortunati; +23), mentre hanno subito una flessione quelli per guida in stato di ebbrezza (57; -13) e quelli dovuti al mancato rispetto della precedenza (33; -13). Anche nel 2023 la tipologia predominante in questa categoria è stata lo sbandamento o perdita di controllo (398 infortunati gravi; -23).
Pedoni - Nel 2023 sulle strade svizzere hanno perso la vita 42 pedoni (+6 rispetto al 2022), di cui 24 sulle strisce pedonali (+15). Se nel 2022 quest’ultimo dato è stato incredibilmente basso (9 deceduti), nel 2023 è risultato sorprendentemente elevato. I pedoni gravemente feriti sono stati 476 (+31), 212 dei quali su attraversamenti pedonali (-1). Mentre il numero degli infortunati gravi è diminuito tra i bambini piccoli (fino a 5 anni) e tra gli over 75 (-13 e -16 rispettivamente, per un totale di 13 e 116), nella fascia di età tra i 55 e i 64 anni si è registrato un incremento di 22 unità, per un totale di 76 infortunati gravi. L’aumento dei morti sulle strisce pedonali ha interessato in particolare gli over 65 (18 dei 24 complessivi).