Interpellanza di Lorenzo Quadri al Consiglio federale.
BERNA - Il Consiglio degli Stati ha approvato una serie di mozioni «provenienti dal centro-sinistra, già accolte dal Nazionale lo scorso settembre, le quali chiedono che la Svizzera si faccia promotrice a livello internazionale di un piano per la confisca di fondi statali russi (della Banca nazionale o di imprese statali) bloccati in Europa». A dirlo è il deputato leghista Lorenzo Quadri, in un’interpellanza diretta al Governo federale.
«I fondi in questione dovrebbero poi venire consegnati all’Ucraina. Il CF aveva espresso parere favorevole alle mozioni. A seguito del voto nel Consiglio degli Stati, il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatrice svizzera, rilevando che l’eventuale confisca dei beni di stato russi costituirebbe “una grave violazione dei principi fondamentali e delle norme del diritto internazionale in materia di immunità degli Stati” che porterebbe ad “inevitabili misure di ritorsione”».
Quadri domanda al Consiglio federale «come commenta la convocazione dell’ambasciatrice svizzera dal ministero degli esteri russo?». Inoltre, «alla luce di questa (prevedibile) evoluzione, ha ancora senso che la Svizzera si proponga come mediatrice nel conflitto in Ucraina tramite una conferenza “di pace” a Ginevra? Non sarebbe più opportuno annullare la conferenza in questione?». Infine, il deputato ticinese chiede al CF se «non ritiene che la decisione dell’Assemblea federale sul tema della confisca dei beni di Stato russi, abbia azzerato le possibilità della Svizzera di fornire buoni uffici nell’ambito della conclusione della guerra in Ucraina».