Il problema ha colpito migliaia di clienti della Banca cantonale di Ginevra. La causa però era da ricercare in un fornitore di servizi esterno
GINEVRA - «Quando martedì ho controllato il mio estratto conto, sono rimasto sorpreso nel trovare una spesa di 13,35 franchi addebitata per due volte, a distanza di pochi giorni», ha raccontato a 20 Minutes un lettore ginevrino. «Ho contattato la mia banca e mi è stato detto che non ero l'unico e che c'era stato un errore».
E la Banca cantonale di Ginevra (BCGE) ha confermato l'accaduto. Il responsabile della comunicazione, Christophe Weber, ha tuttavia sottolineato che l'errore non è stato causato dalla banca, ma da un fornitore di servizi esterno. «L'errore contabile è legato a un problema informatico del nostro partner Viseca», che è «responsabile della trasmissione dei dati relativi agli acquisti effettuati dai nostri clienti con le loro carte bancarie», ha spiegato Weber.
Secondo la BCGE, non è possibile valutare l'importo totale interessato da questo bug ed è difficile dire con precisione quanti clienti siano stati colpiti finora. Diverse migliaia, senza dubbio. Weber però rassicura: «È fastidioso, ovviamente, ma l'entità del problema è rimasta entro limiti ragionevoli. Gli errori sono stati rapidamente individuati e corretti, e gli importi erroneamente addebitati sono stati immediatamente rimborsati». Anche il lettore lo ha confermato a 20 Minutes.
Nessun'altra banca interessata
Il problema avrebbe potuto estendersi ben oltre la BCGE, perché la società partner, Viseca, lavora con molte altre banche, anche in Ticino. Per fortuna non è stato così, ha confermato il portavoce Nicolas Kucera: «Solo la Banque Cantonale de Genève è stata colpita da questo errore».
L'azienda non ha voluto specificare il numero di persone e l'ammontare della doppia fatturazione. Viseca ha assicurato che il problema è stato nel frattempo risolto e che gli importi fatturati in doppio sono stati annullati. «Invitiamo i clienti a verificarlo e a contattarci se così non fosse, nel qual caso provvederemo naturalmente a risarcirli».