Si chiama pregabalin, serve per combattere l'ansia, ma ha grosse controindicazioni. E anche nelle carceri è sempre più richiesto
Si chiama pregabalin, è un farmaco antiepilettico-anticonvulsivante che trova indicazione specifica nel trattamento delle condizioni di dolore neuropatico, ma che può avere anche altre applicazioni. In Svizzera sembra che ne facciano abuso i richiedenti l'asilo e i detenuti. Ha infatti un effetto ansiolitico, calmante, persino piacevole. Tuttavia vanno presi in considerazione anche gli effetti collaterali.
Vendita alle stelle - «Il pregabalin è un principio attivo molto comune che di solito non causa alcun problema se usato correttamente. Solo in Svizzera nel 2022 le farmacie hanno venduto più di mezzo milione di confezioni, il che rappresenta un aumento superiore al 30% rispetto al 2015», spiega al TagesAnzeiger Jochen Mutschler, medico psichiatra che da oltre 15 anni studia gli effetti di questo principio attivo. «L'uso improprio - prosegue il medico - può portare a gravi effetti collaterali e, soprattutto, creare dipendenza».
Mix letali - Secondo la rivista BJCP, dal 2004 al 2020 in Inghilterra si sono verificati oltre 2.300 decessi legati al pregabalin. «Tuttavia - aggiunge Mutschler -, il pregabalin raramente causa la morte da solo; spesso viene assunto contemporaneamente ad altri farmaci o droghe. Secondo lo studio britannico, nel 92% dei casi esaminati era stata riscontrata la presenza di oppioidi come il fentanil. Spesso i tossicodipendenti non sono più in grado di controllare l'assunzione del farmaco, ne aumentano la dose di propria iniziativa o lo combinano con altri narcotici». E con il pregabalin si cade facilmente in questa trappola perché fa sentire bene e rende euforici.
Di moda tra gli africani... - Secondo uno studio belga, l’abuso colpirebbe soprattutto i richiedenti asilo provenienti dai paesi del Nord Africa che cercano di far fronte alle loro esperienze traumatiche durante la fuga. Mutschler conferma: «Ho il sospetto che il pregabalin sia un grosso problema anche nei centri federali per richiedenti asilo. Ad alcuni rifugiati viene prescritto per motivi medici, altri lo ottengono illegalmente. E in alcuni casi, viene ingerita più di dieci volte la quantità consentita al giorno. Un consumo estremo, ma il possesso non è vietato».
E come tutte le sostanze che danno dipendenza, quando mancano bisogna fare i conti con l'astinenza. I sintomi? «Tremori, sudorazione, attacchi epilettici, congelamento, depressione, autolesionismo e, soprattutto, alti livelli di aggressività. Può portare, ad esempio, a far sbattere la testa contro il muro, a distruggere una stanza».
... ma anche nelle carceri - Il pregabalin sembrerebbe diffuso anche fra i carcerati. «Recentemente abbiamo pubblicato uno studio dal quale emerge come quasi tutti i medici carcerari e gli psichiatri delle cliniche forensi abbiamo confermato un aumento della domanda di pregabalin, spesso senza una chiara indicazione medica. Uno sviluppo devastante».