La compagnia aerea dice di «aver valutato attentamente l'aspetto sicurezza».
BERNA - Il terribile conflitto israelo-palestinese, oltre alle tantissime vittime, sta provocando anche conseguenze di diversa natura, a partire da quelle economiche. Nei mesi scorsi diverse compagnie aeree hanno dovuto interrompere i collegamenti con questa area geografica ad alto rischio e solo lentamente e progressivamente sono poi stati, in alcuni casi, riavviati. Ma non sempre è stato possibile.
Il caso - La paura di possibili conseguenze negative per chi vola lungo queste rotte ha fatto scatenare la rivolta all’interno della compagnia britannica Easyjet. Tutto è accaduto dopo l’annuncio della ripresa dei voli low cost per Tel Aviv da Ginevra e Basilea, a partire dal prossimo 31 marzo. Da un'indagine condotta tra i 520 dipendenti delle basi svizzere, è emerso come il 93% sia contrario a effettuare voli verso un «un paese immerso nella guerra e il cui spazio aereo potrebbe rappresentare un punto critico». I voli erano stati sospesi dall'inizio del conflitto lo scorso mese di ottobre.
Commento - «La decisione unilaterale di riprendere i voli all'aeroporto di Tel Aviv, esposto quotidianamente al lancio di razzi e altri ordigni esplosivi, è inaccettabile», ha fatto sapere il sindaco di categoria. Da qui la ferma volontà di opporsi alla riattivazione di tali collegamenti «fino alla firma di un cessate il fuoco e di un accordo di pace». Il sindacato ha inoltre sottolineato come la Confederazione sconsigli ancora di recarsi in Israele per viaggi turistici e non urgenti.
La risposta - Easyjet ha replicato dicendo di aver «intrapreso una valutazione globale della sicurezza in vista della ripresa dei voli per Tel Aviv», confermando come continuerà a monitorare da vicino la situazione. «La sicurezza e il benessere dei passeggeri e dell'equipaggio sono sempre la nostra massima priorità», ha specificato. Intanto Easyjet France ha annunciato alle parti sociali il rinvio della ripresa delle operazioni verso Tel Aviv a data da destinarsi. Swiss International Airlines, Air France e Lufthansa hanno invece già ripreso i voli. Altri ancora hanno pianificato una riattivazione entro la fine di marzo.