Soprattutto se di maiale. In generale, scrive l'Ust, la richiesta da parte degli svizzeri è diminuita.
BERNA - Nel 2023 la produzione di carne in Svizzera è diminuita del 2,6%, mentre la quota di prodotti elvetici finiti sulle tavole dei degli abitanti si è attestata all'82,9% (+0,7% rispetto all'anno precedente). Lo ha rivelato giovedì l'organizzazione di settore Proviande in un comunicato stampa.
«Secondo l'Ufficio federale di statistica (UST), una buona fetta della popolazione svizzera mangia ancora regolarmente carne, la maggior parte di essa tra le 2 e le 4 volte a settimana», sottolinea Proviande nella nota. Lo scorso anno l'industria elvetica del settore ha fornito 436'359 tonnellate di carne, il 3,5% in meno rispetto all'anno precedente.
Nella Confederazione è stata dunque prodotta generalmente meno carne, soprattutto di maiale (-5,6%). Rimane tuttavia invariata la produzione di manzo, vitello e agnello. Nonostante l'aumento della popolazione in Svizzera la domanda per quanto riguarda i prodotti a base di carne è diminuita, dichiara Proviande.
La gamma di prodotti alternativi è cresciuta e viene fortemente pubblicizzata, prosegue la nota. Ciononostante le vendite di prodotti alternativi vegetariani o vegani nel commercio al dettaglio sono aumentate solo marginalmente. La quota media nel 2023 è stata del 3% (2022: 2,9%). Anche la campagna internazionale "veganuary" - la sfida alimentare che invita le persone a seguire una dieta vegana durante il mese di gennaio - non ha inciso sul bilancio del 2023. In tutta la Svizzera, sono state poco meno di 50'000 le persone che hanno rinunciato a consumare carne.