I tempi per ottenere un appuntamento si sono allungati a dismisura
ZURIGO - Le richieste per una valutazione del disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) hanno raggiunto un valore record in Svizzera: al momento i bambini e i giovani devono aspettare fino a un anno per ricevere un appuntamento che stabilisca la diagnosi.
Vi sono studi psichiatrici che hanno addirittura smesso di accettare pazienti a causa del sovraffollamento, riferisce oggi il SonntagsBlick. Per colmare i tempi d'attesa alcuni propongono di discussioni online oppure organizzano gruppi di auto-aiuto.
Domanda elevata - La Clinica psichiatrica universitaria di Zurigo (PUK) parla di una domanda molto elevata: chi non è considerato un caso d'emergenza deve al momento attendere nove mesi per essere ricevuto da un medico. Situazioni analoghe vengono segnalate anche dai servizi corrispondenti di Argovia e Basilea.
«L'ADHD è da tempo arrivata nella nostra società», commenta Susanne Walitza, direttrice del settore psichiatria infantile e giovanile presso la PUK, in dichiarazioni al domenicale. L'esperta ha notato anche che negli ultimi anni sono aumentati i bambini in età prescolare che si sottopongono a valutazione. Secondo Evelyn Herbrecht della clinica psichiatrica di Basilea non è cresciuta solo la sensibilità al tema: sia le scuole che i genitori mandano molto più rapidamente i bambini ai servizi psichiatrici.
Le responsabilità della pandemia - Si nota anche che un numero significativamente maggiore di studenti sospetti di avere l'ADHD. Stando a Stephan Kupferschmid, primario della clinica privata Meiringen e membro del consiglio direttivo dell'Associazione ADHD, la pandemia è stato il fattore scatenante: molte lezioni vengono ora seguite solo online e gli studenti devono elaborare sempre più stimoli, il che rappresenta una sfida.
Consumo di medicamenti in crescita - Cresce intanto anche il consumo di medicamenti. Durante il periodo del Covid il numero di persone che ricevono farmaci per l'ADHD come il Ritalin è aumentato da 60'000 nel 2019 a 92'000 nel 2023, stando a un'analisi condotta dalla cassa malati Helsana per conto del SonntagsBlick.