In una nota, le sezioni giovanili degli altri partiti chiedono di «prendere le distanze dai contenuti e dalle persone di estrema destra».
BERNA - Non accenna a sgonfiarsi il caso legato alla presunta partecipazione della responsabile della strategia dei Giovani UDC a un incontro segreto con un noto estremista di destra austriaco. Dopo che ieri si sono mosse alcune sezioni cantonali dei Giovani UDC, oggi sono intervenute anche le sezioni giovanili degli altri partiti. In un comunicato congiunto, la Gioventù socialista (GISO), i Giovani liberali-radicali, del Centro, Verdi-liberali, Verdi ed Evangelici hanno esortato i loro colleghi democentristi «a prendere le distanze dai contenuti e dalle persone di estrema destra». In un appello congiunto i sei partiti giovanili sostengono che si è oltrepassata una linea rossa.
«Sono inorridito dal fatto che i vertici dei Giovani UDC non prendano chiaramente le distanze da Junge Tat e da Martin Sellner. Uno sguardo alla storia dovrebbe bastare per prendere le distanze da tali ideologie pericolose e antidemocratiche«, afferma il presidente dei Giovani del Centro Marc Rüdisüli, citato nella nota. «In una democrazia c'è spazio per le opinioni, dalla sinistra alla destra. Ma non per l'estremismo», aggiunge Lea Blattner, co-presidente dei Giovani evangelici. «La direzione dei Giovani UDC ha il dovere di prendere una posizione contro l'estremismo di destra», sostiene il presidente dei Giovani liberali-radicali Jonas Lüthy. "Tali ideologie antidemocratiche e disumane non hanno posto nella nostra società", precisa il presidente di GISO Nicola Siegrist.
Il "caso Regez" - Ieri, come accennato, erano state sei sezioni cantonali svizzero tedesche dei Giovani UDC a chiedere alla responsabile della strategia Sarah Regez di ritirarsi temporaneamente dalle proprie funzioni. Secondo il SonntagsBlick del 31 marzo, la basilese ha partecipato a una riunione segreta con l'estremista di destra austriaco Martin Sellner, alla quale erano anche presenti membri del gruppo radicale "Junge Tat". Questi eventi devono essere chiariti e un'eventuale esclusione dalla direzione deve essere presa in considerazione.
Gli autori della lettera invitano anche il nuovo presidente del partito, il bernese Nils Fiechter, e l'insieme della direzione a smarcarsi in maniera netta dall'estrema destra. Fiechter, contattato da Keystone ATS, ha però preferito non prendere posizione sul caso specifico: «Le problematiche interne vengono gestite internamente dai Giovani UDC», ha detto. Secondo il presidente, la politica cerca di coprire i propri fallimenti tacciando tutte le voci critiche di estremismo.
A metà marzo, la polizia argoviese aveva impedito lo svolgimento di una conferenza di Martin Sellner. I Giovani UDC argoviesi avevano in seguito espresso solidarietà con l'austriaco, fatto che aveva suscitato diverse critiche. In seconda battuta la sezione aveva preso le distanze dall'estrema destra.