Nel 2023 la popolazione svizzera residente sfiora la cifra record di nove milioni, mentre la natalità registra il valore più basso di sempre
BERNA - Il 2023 è stato un anno di record e contraddizioni per quel concerne la demografia elvetica. Da primato è infatti stata la crescita della popolazione residente in maniera permanente, arrivata al 31 dicembre a sfiorare i nove milioni di abitanti (erano per la precisione 8'960'800). Ma pure da primato (negativo) è il numero dei bimbi venuti al mondo tra i nostri confini, con il numero medio di figli per donna (sceso da 1,39 a 1,33) che è semplicemente «il più basso di sempre».
Quasi 150'000 persone in più - Ma andiamo con ordine. Partendo dalla crescita demografica che ha portato la popolazione da 8''815'400 a 8'960'800 persone. Un più 1,6% che, secondo i dati riportati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST), è stato alimentato (quasi totalmente) da un saldo migratorio senza precedenti. «Questo incremento demografico - rilevano gli statistici dell'UST - è quasi due volte superiore a quello registrato nel 2022 ed è il più consistente dall'inizio degli anni Sessanta». Un incremento però "dopato" dall'arrivo dei profughi ucraini. «Se non fossero considerate queste persone la crescita si sarebbe attestata sull'1%».
Il Ticino cresce meno - La popolazione - precisa l'UST, è aumentata in tutti i Cantoni. «La variazione maggiore stata osservata nei in Vallese (+2,4%), a Sciaffusa e in Argovia (entrambi +2,2%); mentre la crescita minore è stata registrata nel Giura (+0,9%), a Neuchâtel, in Ticino e in Appenzello Interno (ciascuno con il +1,0%).
«Saldo migratorio più alto che mai» - Come già precisato l'immigrazione, dopo lo stop imposto dalla pandemia, è tornata ad aumentare dal 2022 ed è letteralmente esplosa nel 2023. «Questa crescita è in parte dovuta all'inclusione nel conteggio delle persone provenienti dall'Ucraina. Alla fine dell'anno, le immigrazioni rilevate sono state 263'800, pari a una progressione del 38,2% rispetto al 2022. Di queste immigrazioni, 53'100 hanno riguardato persone con statuto di protezione S provenienti dall'Ucraina». Sono invece leggermente diminuite le emigrazioni. «Sono 121'600 le persone che hanno abbandonato la Svizzera, ovvero lo 0,5% in meno rispetto all'anno precedente», sottolineano gli esperti dell'UST, precisando che la bilancia migratoria segnala un saldo di 142'300 persone che equivale al 95% dell'incremento totale della popolazione.
Quasi 2 milioni e mezzo di stranieri - Un dato, quello migratorio, che ovviamente si ripercuote sul numero degli stranieri che risiedono in Svizzera che a fine anno sfioravano i 2 milioni e mezzo. E che sono destinati a crescere sempre più in futuro. «La popolazione straniera - sottolineano gli statistici - aumenta più rapidamente di quella svizzera (il +5,2% contro il +0,4%). Tra il 2022 e il 2023, la crescita della popolazione straniera è più che raddoppiata, passando dal 2,3 al 5,2%».
Sempre meno nascite - In Svizzera si registrano poi sempre meno nascite, tanto che il numero medio di figli per donna è crollato a 1,33. «Si tratta del valore più basso mai osservato», sottolinea l'UST, rilevando un «netto calo» delle nascite negli ultimi due anni. E nel 2023 è andata ancora peggio che nel 2022 con soli 79'800 neonati venuti al mondo (2'500 in meno).
Decessi tornati a livelli prepandemia - Calano le nascite. Calano (fortunatamente) anche i decessi che nel 2023 sono tornati a livelli prepandemici. «In Svizzera - sottolinea l'UST - sono morte 71'700 persone, ovvero 2'800 in meno rispetto al 2022. La maggior parte dei decessi è riconducibile all'invecchiamento della popolazione: l'88% dei casi riguarda infatti persone di 65 anni o più. Tra il 2022 e il 2023 la speranza di vita alla nascita è aumentata da 81,6 a 82,3 anni per gli uomini e da 85,4 a 85,9 anni per le donne». L'incremento naturale della popolazione, ossia la differenza tra le nascite ei decessi, si è quindi attestato a 8'200 persone. «Tale incremento - conclude l'UST - spiega quindi in minima parte la crescita demografica».