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SVIZZERALa violenza dilaga a scuola. Sempre più episodi alle elementari. «Agire subito»

06.04.24 - 08:01
Social media, educazione e modelli sbagliati tra le cause dell'aumento dell'aggressività nei giovani.
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Fonte 20 Minuten
La violenza dilaga a scuola. Sempre più episodi alle elementari. «Agire subito»
Social media, educazione e modelli sbagliati tra le cause dell'aumento dell'aggressività nei giovani.

BERNA - L’elenco è impressionante. E se non bastasse l’efferatezza degli atti violenti, bisogna in particolare sottolineare come siano stati commessi da bambini sempre più piccoli. Da ragazzi delle scuole elementari.

Precedenti - E così torna alla mente ad esempio nel marzo scorso il caso di un dodicenne che si è presentato alla scuola Bümpliz Dorf di Berna, dopo una rissa, con un'ascia.

Così come un’altra aggressione sessuale accaduta a Zurigo a inizio aprile in cui l'autore e la vittima avevano 13 anni. E ancora un attacco con una mazza da baseball in Argovia fino ad arrivare a vari casi di aggressione psicologica o fisica nei confronti degli insegnanti. Proprio un sondaggio effettuato tra i docenti certifica come due docenti su tre hanno subito violenza fisica o psicologica nelle aule.

Le spiegazioni - Inevitabile domandarsi cosa stia accadendo. Per cercare di inquadrare il fenomeno interviene il criminologo Dirk Baier. «In Svizzera le tendenze sono due - dice l’esperto - In base alle statistiche della polizia, da un lato dal 2016 il numero dei bambini tra i 10 e i 14 anni accusati di un reato è in graduale aumento». E, in secondo luogo, i sondaggi mostrano come dal 2014 sia aumentata la violenza, sia verbale che fisica, nei contesti scolastici. E anche laddove non si arrivi a un vero e proprio contatto fisico è evidente come ci sia una sempre maggior aggressività latente tra i giovani. 

Il passo successivo, inquadrata l’evoluzione negativa del contesto sociale, si concentra sul perché ci sia questo ricorso alla violenza. E in tale ambito ecco che le motivazioni possono essere svariate. «Non ci sono motivazioni certe, ma alcuni fattori possono essere determinanti - dice il criminologo - Come il fatto di imbattersi sempre più di frequente sui social media in modelli discutibili. Modelli violenti o che spingono verso atteggiamenti poco rispettosi, eccessivamente mascolini e da macho».

Cosa fare - Comprendere come intervenire e iniziare ad agire sono passi decisivi quanto complessi. «Bisogna agire nelle scuole. È necessaria molta più formazione e istruzione», dice l’esperta Christelle Schläpfer di “edufamily.ch”. «Ci sono scuole che non ammettono l’esistenza di un problema o scaricano la responsabilità sugli assistenti sociali scolastici o sui genitori». C'è poi anche chi non ritiene le scuole coinvolte se gli episodi accadono all’esterno dell’edificio. «Questo è giuridicamente corretto, ma la violenza nelle scuole può essere ridotta solo con la collaborazione da tutte le persone coinvolte».

Psicologa forense - La psicologa forense Monika Egli-Alge concentra l’analisi anche sui fattori che possono influire e portare un bambino a essere violento. Innanzitutto gioca un ruolo importante il fatto che il ragazzo abbia subito violenza domestica a casa o il fatto che l’atmosfera scolastica sia negativa. Altrettanto noto e analizzato il fatto che se l’atteggiamento violento inizia in un gruppo o in un sistema come può essere quello scolastico, senza che ci sia una risposta in tempo, ciò ha effetto “contagioso”. I bambini imparano che la violenza ne fa parte. Tuttavia, «il motivo per cui un bambino alla fine ricorre alla violenza deve essere esaminato caso per caso». spiega la psicologa. Infine un ultimo elemento si concentra sul fatto che i bambini spesso riflettono la società degli adulti: ciò che esiste nel mondo dei grandi è ciò che vedono nel mondo adesso sono in gran parte delle guerre.

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