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SVIZZERASovvenzioni federali a quota 48 miliardi. «Non rispettato il freno all'indebitamento»

08.04.24 - 22:52
Alcune attività finanziate con denaro pubblico «potevano essere realizzate anche senza tale sostegno».
Depositphotos
Fonte Ats
Sovvenzioni federali a quota 48 miliardi. «Non rispettato il freno all'indebitamento»
Alcune attività finanziate con denaro pubblico «potevano essere realizzate anche senza tale sostegno».

BERNA - Nel 2022, la Confederazione ha speso 48,5 miliardi di franchi in sussidi, pari al 59,7% della spesa totale, secondo quanto specifica il Controllo federale delle finanze (CDF) in un rapporto. Aiuti usati per incoraggiare attività esterne all'amministrazione federale che puntano a obiettivi sociale o politici e che sarebbero difficilmente realizzabili senza questo sostegno.

Nel suo rapporto, il CDF ha individuato i settori col maggior potenziale di ottimizzazione. A tale scopo, l'organismo incaricato di esaminare l'efficacia dei sussidi concessi dai vari dipartimenti ha analizzato 36 dei propri rapporti di controllo riguardanti il periodo 2018-2022.

Redditività e impatto - Secondo il CDF esiste un notevole potenziale di miglioramento, sia nella concezione di simili aiuti finanziari sia nell'attuazione e nell'impatto. Le condizioni stabilite dalla legge sulle sovvenzioni non sono "sufficientemente soddisfatte nella pratica", avverte l'istanza di controllo.

In particolare, il CDF ha riscontrato in diverse occasioni che gli uffici responsabili dell'assegnazione delle sovvenzioni non hanno prestato sufficiente attenzione allo sforzo finanziario che potevano esigere dai beneficiari. Inoltre, alcune attività sovvenzionate con denaro pubblico potevano essere realizzate anche senza tale sostegno; i beneficiari hanno semplicemente approfittato dell'esistenza delle sovvenzioni.

Sulla base di queste constatazioni, il CDF raccomanda all'Amministrazione federale delle finanze (AFF) di adeguare le proprie linea guida per la concessione di sussidi, in particolare per prevenire gli effetti indesiderati e garantire che i beneficiari contribuiscano in base alle rispettive possibilità.

Definizione degli indicatori - Un altro problema evidenziato dal CDF è che spesso gli obiettivi delle sovvenzioni non sono definiti - o non sono abbastanza chiari - per garantire che abbiano un impatto. Secondo il CDF, la situazione è altrettanto problematica quando i compiti sovvenzionati non sono separati in modo sufficientemente chiaro da altre prestazioni non sovvenzionate.

Il CDF raccomanda inoltre agli uffici che erogano le sovvenzioni di migliorare il monitoraggio, iniziando a tenere una contabilità dettagliata che contenga criteri precisi relativi alle sovvenzioni erogate. I beneficiari dovrebbero anche essere controllati per i rischi inerenti le loro attività.

Esempio - Il CDF cita come esempio il caso di alcune ONG sostenute dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), che non sono state sufficientemente controllate nonostante presentassero significativi fattori di rischio. Tra questi, interessi poco chiari da parte dei membri dell'organo di gestione, assenza di un audit interno, controlli insufficienti sui partner locali.

Critiche al Parlamento - Nel suo ultimo rapporto su tutte le sovvenzioni del 2008, il CDF aveva stimato un potenziale di risparmio di oltre 100 milioni di franchi. Il CDF si rammarica tuttavia che "a causa della mancanza di volontà politica del Parlamento, è stato possibile realizzare i risparmi previsti solo su appena un quinto dei sussidi".

In un comunicato, l'AFF ha dichiarato di aver preso nota dei risultati e delle raccomandazioni del rapporto e di volersi impegnare a migliorare la situazione, sensibilizzando ad esempio gli uffici che elargiscono sovvenzioni sul rapporto costi-benefici di simili aiuti.

Paura dei tagli - L'aumento dell'efficacia dei sussidi è una misura particolarmente importante nel contesto di un bilancio federale in sofferenza. Per il secondo anno consecutivo, nel 2023, la Confederazione non ha rispettato il freno all'indebitamento. Per evitare ulteriori deficit strutturali, tutte le spese e i sussidi devono essere rivisti a medio termine. Il Consiglio federale ha recentemente istituito un gruppo di esperti a questo scopo.

Molti settori sono reticenti per quanto riguarda la revisione dei sussidi federali. Le organizzazioni attive nel settore agricolo e nell'aiuto allo sviluppo hanno dichiarato che si opporranno a eventuali decurtazioni.

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