Sono una quindicina i movimenti verdi che sosterranno la riforma in votazione il prossimo 9 giugno
BERNA - Una quindicina di organizzazioni ambientali sostengono la legge federale sull'energia in votazione il prossimo 9 giugno. La riforma, contro la quale è stato indetto un referendum, è una tappa importante per abbandonare l'energia fossile, hanno detto oggi.
Il referendum è stato lanciato dalla Fondazione Franz Weber, che considera la legge pericolosa per la protezione della natura e del paesaggio. Organizzazioni come WWF, Pro Natura, BirdLife o la Fondazione svizzera dell'energia (SES), "è tempo al contrario di avanzare".
Il cambiamento climatico progredisce rapidamente e la Svizzera, in quanto Paese alpino, è particolarmente colpito. "La legge sull'energia è una tappa importante per ridurre le nostre emissioni di CO2", stima Raffael Ayé, direttore di BirdLife.
Permette di creare corrente verde per uscire dalla nostra dipendenza dalle energie fossili, gli ha fatto eco la nuova presidente dei Verdi Lisa Mazzone.
La legge - Uno degli obiettivi del pacchetto di misure sottoposto al voto è rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento durante la stagione invernale: entro il 2040 bisognerà aumentare la produzione di corrente da rinnovabili di almeno sei Terawattora (TWh). Di questi, almeno due TWh dovranno essere disponibili in modo affidabile (leggi: idroelettrico).
Più in generale, 35 TWh di elettricità dovranno essere prodotti nel 2035 utilizzando energie rinnovabili - l'energia idroelettrica esclusa - e 45 TWh nel 2050. Le esigenze per l'idroelettrico sono fissate a 37,9 TWh e 39,2 TWh.
Per riuscirci il Parlamento ha deciso che i grandi impianti idroelettrici, fotovoltaici, eolici e di pompaggio-turbinaggio potranno essere costruiti più facilmente.